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Catanzaro con la premiata ditta: Scognamillo e Brighenti certezze di una difesa che aspetta un puntello

I due, tra i grandi protagonisti della promozione, hanno confermato di poterci stare anche tra i cadetti

Aggiungere chili e centimetri è una necessità, sono gli unici aspetti in cui il Catanzaro è apparso un po’ insufficiente nel girone d’andata. L’idea è di inserirne sia in attacco che in difesa, ma fra i due reparti le priorità sono diverse. In avanti è più urgente, è risaputo, perché l’acciacco di Iemmello e il “caso” – se così vogliamo definirlo – Donnarumma hanno ridotto le scelte nell’ultimo periodo obbligando agli straordinari i soli Ambrosino e Biasci. In difesa questa urgenza invece non c’è, perché il rendimento di Scognamillo e Brighenti è stato all’altezza della situazione e della categoria.
Anche loro, è evidente, difettano in chili e centimetri. In questo senso non rende le cose migliori il terzo centrale (cioè il falso terzino sinistro che schiera Vivarini), visto che anche Veroli e Krajnc non sono il massimo a confronto dei calciatori strutturati che girano in B.
Di conseguenza l’obiettivo del club è di intervenire anche lì, però di farlo con calma, magari aspettando che si profili un’uscita dal reparto: Krastev o lo stesso Krajnc sono fra gli indiziati, tuttavia nel primo caso la Fiorentina non ha ancora deciso se riprenderlo e nel secondo non è detto si concretizzi l’opportunità che lo sloveno parta. Più di tutto, comunque, contano i campionati che stanno disputando i due centrali, cui davvero c’è poco da appuntare.
Qualche errore l’hanno commesso pure Scognamillo e Brighenti, ma dagli sbagli nessuno è esente, neanche i big delle squadre che aspirano alla promozione diretta.
In generale, pur non avendo l’assoluta superiorità che avevano in C, dove hanno dominato e maltrattato chiunque, la coppia ha funzionato benissimo dimostrando affiatamento, solidità, sicurezza e un più che discreto assortimento in termini di caratteristiche, sia in chiave difensiva che in fase di impostazione. E questo contro qualsiasi genere di avversario, tanto che Vivarini non si è mai sognato di rinunciare a Brighenti e l’ha fatto con Scognamillo solo quando è stato costretto dal giudice sportivo. Non perderanno il posto nemmeno con l’eventuale innesto di mercato.
Nell’ultima gara del girone d’andata, a Reggio Emilia, Vivarini ha spostato Scognamillo sulla sinistra per inserire Krastev al centro. Esperimento da rivedere, ma più che altro indicativo dell’orientamento dell’allenatore: arrivasse un altro centrale Scognamillo tornerebbe alla posizione che ricopriva all’inizio della gestione del tecnico abruzzese? O si trattava di una semplice soluzione alternativa all’assenza di Veroli (ancora differenziato per lui) e alle poche garanzie che ha dato in quel ruolo Krajnc? Lo scopriremo a breve, forse già contro il Lecco.
Di sicuro, considerando quanto bene abbiano fatto Brighenti e Scognamillo insieme, prendere un nuovo difensore tanto per prenderlo non avrebbe senso. O si può intervenire con qualcuno di veramente forte (non solo fisicamente), alzando il livello, o tanto vale restare così come si è adesso. Nicolò e Stefano hanno dimostrato di essere un fattore decisivo anche in B.

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