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Al Catanzaro non basta Biasci. I giallorossi impattano 1-1 al "Ceravolo" col Palermo FOTO

Catanzaro - Palermo 1-1

Marcatori: 29’ pt Biasci (C) al 29’; 3’ st Segre (P)

Catanzaro (4-4-2) Fulignati 6; Situm 6 (33’ st Oliveri sv), Scognamillo 6,5, Brighenti 6,5, Veroli 6,5 (41’ st Antonini sv); Sounas 6, Pompetti 6,5, Verna 6,5 (33’ st Petriccione sv), Vandeputte 6; Iemmello 5,5 (19’ st Ambrosino 6), Biasci 7 (41’ st Stoppa sv). All. Vivarini 6,5

Palermo (4-2-3-1) Pigliacelli 6; Graves 6, Nedelceauru 6, Ceccaroni 6,5, Lund 6,5 (41’ st Aurelio sv); Gomes 6,5, Segre 7; Di Mariano 6,5 (41’ st Vasic sv), Ranocchia 6 (33’ st Coulibaly sv), Di Francesco 5,5 (28’ st Insigne 6); Soleri 5 (28’ st Mancuso 6). All. Corini 6,5

Arbitro: Baroni di Firenze 6

Note: Spettatori 9.861 di cui 5.393 abbonati, incasso di 141.000 euro. Ammoniti Ranocchia e Brighenti. Angoli 4-5. Rec. 2’; 4’.

Non è per niente da buttare questo pareggio contro il Palermo. C’è un pizzico di rammarico perché il Catanzaro era andato in fuga con il graffio di Biasci quasi alla mezz’ora, ma non è che si può sempre prendere a pallonate una corazzata come quella rosanero. Era già successo all’andata, fosse capitato al ritorno sarebbe stato perfetto, però mettendo sul piatto i valori dell’una e dell’altra squadra, un punto è tanto di guadagnato e il gol di Segre a inizio ripresa ha ristabilito l’equilibrio, giusto nel complesso di ciò che si è visto ed è stato costruito. Il Catanzaro muove la classifica e non è mai scontato che succeda, riacquisisce morale e ce n’era bisogno, dà un segnale alle altre occupanti della zona playoff, nel senso che dovranno continuare a tenere in considerazione anche i giallorossi. La x alle Aquile mancava da quasi un girone, 14 partite e quattro mesi, cioè dall’1-1 interno con il Cittadella, era il 27 settembre: se non si può vincere è molto meglio non perdere.

Foto di Salvatore Monteverde

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