Una trasferta complicata dopo un mercato altrettanto complicato. La gara con lo Spezia per provare a riprendere slancio ed entusiasmo, anche dimenticare l’amarezza per non aver ricevuto l’ultimo rinforzo che serviva. Alla vigilia della trasferta in Liguria, Vivarini ha tutelato il suo gruppo, «a cui bisogna davvero fare una statua», ha rimarcato il concetto di simbiosi con la tifoseria e non si è negato una puntualizzazione un po’ piccata sulla campagna acquisti.
Quindi il contraltare del suo «sono molto fiducioso» sulla sfida di oggi, è stato un commento eloquente nella sua parsimonia: «Sul mercato espongo i fatti, abbiamo avuto quattro uscite più l’infortunio di Ghion e solo due entrate, non ho nient’altro da dire». In realtà, nel poker di addii il tecnico ha contato Welbeck e Bombagi (mai convocati) e Katseris che non poteva essere trattenuto visto che il Lorient l’ha pagato circa due milioni («Sono molto contento della sua valorizzazione»), però il senso è chiaro, così come era chiara la necessità di aggiungere un attaccante di peso per essere completi.
Pericoli. Comunque, a mercato chiuso il coach si è focalizzato soprattutto sul campo e sulla squadra. Anzi, sulle squadre, la sua e quella avversaria: «Stiamo bene, abbiamo rispolverato tante situazioni e gli spunti tattici positivi del match con il Palermo. Il gruppo è stato attento, ha metabolizzato quelle cose e preso consapevolezza, perché ha ripreso a ragionare nel modo giusto, c’è stato un grosso miglioramento nell’applicazione sulle cose da fare». Ce ne sarà assoluto bisogno contro lo Spezia, in ripresa dopo il successo per 3-2 a Pisa e stravolto col mercato. I liguri sono una big, anche se ultimi in classifica: «Hanno un livello assoluto, soprattutto individualmente. Vincendo in Toscana con umiltà e sacrificio hanno preso convinzione, sicuro dovremo lottare. Lo Spezia viene dalla A, ha cambiato allenatore, è diverso rispetto all’andata (quando è stato battuto 3-0, ndr), è bravo a ripartire. Dovremo cercare di limitare gente come Verde e non solo lui, perché davanti hanno l’imbarazzo della scelta, non dare loro profondità, ma io ho una squadra eccezionale che tirerà fuori una prestazione di alto livello».
Sorpresa? Brighenti è squalificato: al suo posto Antonini è favorito su Miranda anche se Vivarini non si è sbilanciato: «Deve ancora entrare nei nostri meccanismi, ma è molto predisposto per i nostri principi», ha spiegato del primo; «È cresciuto in modo pazzesco, è esplosivo e veloce, arriverà in A», ha detto del secondo, in prestito dal Sassuolo, dopo aver puntualizzato il dispiacere «per la partenza di Krastev», richiamato dalla Fiorentina e girato alla Feralpi: «Era arrivato dalla Primavera e ci abbiamo lavorato tanto, adesso era pronto». In mezzo Pompetti e Verna (in foto) perché Petriccione «si sta inserendo, ha qualità, ma è dura essere subito pronti per i nostri principi particolari, anche se lui ha tutte le caratteristiche e potenzialità per farlo, vediamo se avrà qualche minuto in più», ha fatto notare riferendosi all’ingresso del play nel finale col Palermo. La vera sorpresa nel 4-4-2 può sbucare in attacco: Iemmello è un po’ acciaccato, quindi Biasci e Ambrosino titolari è l’eventualità che non deve stupire il migliaio di sostenitori giallorossi al “Picco”. «I ragazzi stanno andando oltre le aspettative e continuiamo a far dare il meglio a chi abbiamo. Mi appello ai tifosi anche se non c’è bisogno, in B ci sono società con budget spropositati, ma se motiviamo i nostri calciatori ci toglieremo grandi soddisfazioni. Il girone di ritorno - ha ribadito - è tutta un’altra cosa, affronteremo avversari più bravi che all’andata, quindi dovremo essere anche noi più bravi di quanto siamo già stati».
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