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Catanzaro, occasione “Ceravolo”: due gare consecutive contro Ascoli e Sudtirol

Presenze allo stadio: Aquile al quinto posto con una media di 10.584 spettatori

Una doppietta al “Ceravolo”. È l’opportunità di accelerare definitivamente verso la salvezza. Per una società e una squadra che parlano di consolidamento della categoria come primo e fondamentale obiettivo, non c’è niente di meglio dei prossimi due turni consecutivi nel proprio stadio per chiudere la pratica. Non ancora matematicamente, ma con il vantaggio sulla zona playout oggi a tredici punti, battere l’Ascoli questo sabato e il Sudtirol quello dopo vorrebbe dire cancellare dallo specchietto retrovisore la lotta per non retrocedere.
Che poi i giallorossi in quella mischia non ci siano mai stati è un privilegio che si sono guadagnati con meriti sparsi e vari: la partenza a razzo nel girone d’andata con dieci punti nelle prime quattro giornate; la capacità di reagire alle sconfitte con altre due strisce da tre successi; più recentemente la tenacia e i progressi mostrati contro Palermo e Spezia, due pareggi importantissimi. Ora è necessario aggiungere continuità e, possibilmente, pienoni da tre punti per aumentare i guai di chi già non se la passa bene. Come l’Ascoli.
I marchigiani, oltretutto, hanno inflitto ai giallorossi una delle sconfitte peggiori non tanto per il risultato (1-0), quanto per il modo in cui hanno tappato la squadra di Vivarini: con una gara sporca, cattiva, nella quale sono stati bravi a distruggere qualsiasi possibilità di gioco sfruttando tattica, fisico e mestiere pure per innervosire. Sono passati appena cinquanta giorni, il ricordo è fresco.
Quel ko è andato di traverso a molti nello spogliatoio delle Aquile, anche perché dalla sponda avversaria non sono mancate battute (il portiere Viviano: «Non mi era mai capitato di fare lo spettatore»). Col senno di poi era pure la spia che segnalava l’inizio di una fase di calo, come dimostrato dalle sconfitte immediatamente successive con Brescia e Reggiana.
Adesso sembra invece essere un altro Catanzaro e non solo perché ci sarà Iemmello, assente all’andata per infortunio, o perché Antonini ha messo centimetri essenziali dietro e la squadra è generalmente in ripresa, quindi capace di sostenere l’assenza dello squalificato Vandeputte.
Tra l’altro in casa le Aquile stanno viaggiando a un ritmo da big: venti punti in undici uscite, appena uno meno di Como e Cremonese, due meno del Palermo e tre meno del Cittadella (ma queste ultime tre hanno tutte una gara in più). Solo Parma e Venezia hanno una media nettamente superiore.
Al “Ceravolo” il Catanzaro ha segnato più di quanto non abbia fattolo stesso Parma al “Tardini”, e solo Palermo e Venezia hanno fatto meglio nei propri stadi. Insomma, nonostante le tre battute d’arresto interne, in casa Vivarini e i suoi sono ancora più tosti.
Da questo punto di vista il pubblico sta facendo la sua parte: contro il Palermo sono state superate le 100mila presenze complessive (105.840 secondo il sito specializzato stadiapostcards.com, ed è un peccato per la prima sul neutro di Lecce). Con una media di 10.584, il “Ceravolo” è al quinto posto nella classifica degli spettatori, dietro agli stadi delle grandi città (Samp, Palermo, Bari) e non troppo distante dal Parma, capolista sul campo. Anche il fortino sui Tre Colli si sta rivelando un fattore per blindare la B e continuare a viaggiare in area playoff.

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