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Catanzaro, un trittico per i playoff

Cittadella in trasferta, il rinato Bari in casa, quindi l’atteso derby a Cosenza

Il Cittadella in trasferta, il Bari in casa, quindi il derby a Cosenza. Tre partite in otto giorni, da sabato 24 febbraio a domenica 3 marzo, che possono dare nuova sostanza alla classifica e confermare i progressi compiuti nelle ultime settimane.
Tre scontri playoff, oltretutto, perché quello con i veneti vale al momento il sesto posto, cioè il primo alle spalle dei marziani, mentre nei due successivi il Catanzaro può ergersi a giudice delle ambizioni delle inseguitrici, rilanciate una dalla cura Iachini e l’altra da una ritrovata continuità di risultati. Le Aquile hanno il privilegio di affrontarli tutti e tre senza pressioni: chi ha da perdere sono gli avversari, non Iemmello e compagni.
Nell’ottica degli spareggi saranno importanti anche le due partite che verranno dopo (contro Reggiana e Brescia prima della sosta per le nazionali), però il trittico imminente ha un peso diverso in quanto propone una rapida successione – in virtù del primo dei due turni infrasettimanali del girone di ritorno – e piazza sulla strada di Vivarini ostacoli consistenti.
Il primo ostacolo è alto perché i veneti sono in crisi: il Cittadella che sabato affronterà i giallorossi è reduce da cinque sconfitte consecutive, un filotto che ha quasi del tutto cancellato la striscia positiva precedente (nove risultati utili, di cui sette vittorie) che l’aveva portata alla stessa quota delle big. A Cittadella, però, hanno perso il Palermo, il Brescia, il Cosenza, ha pareggiato il Venezia e ha faticato – pur vincendo – il Parma, quindi non ci si poteva aspettare una passeggiata prima di questo periodo, figurarsi adesso che i veneti saranno obbligati a mettere in campo qualcosa in più, anche per evitare che aumentino gli scricchiolii della panchina di Gorini.
Il secondo ostacolo – martedì 27, ore 20.30 al “Ceravolo” – è il Bari in ripresa: è vero che i pugliesi avevano altre ambizioni a inizio stagione e, finora, sono stati una delle delusioni più grandi, ma in due partite Iachini, subentrato a Marino, ha centrato altrettante vittorie e rimesso in carreggiata una squadra sulla carta più attrezzata della classifica che occupa. Lecco e Feralpisalò non saranno state irresistibili, ma in B non c’è mai nulla di scontato – come ama giustamente ripetere Vivarini – e i successi aiutano pure a ritrovare fiducia.
In un gruppo in cui ci sono Menez, Sibilli, Kallon, Nasti, Maita e altri top player,una cosa come la fiducia, unita all’efficace pragmatismo del nuovo allenatore, può essere la chiave per la svolta e per raggiungere l’obiettivo minimo di un posto playoff (distante appena un punto).
Il terzo ostacolo è il derby e basta la parola per scoprirne il coefficiente di difficoltà. A questo bisogna aggiungere l’ottimo momento attraversato dai cugini, che li ha riportati legittimamente a puntare all’ottava piazza, la voglia di riscattare la sconfitta dell’andata, il gran feeling di Tutino e il fatto che domenica 3 marzo si giocherà in un “San Vito-Marulla” prevedibilmente sold out, come lo è stato il “Ceravolo” nel duello di fine novembre.
Sarà tostissima, lì come a Cittadella o col Bari,ma senza pressioni, il Catanzaro può continuare a divertirsi anche quando il gioco si fa più duro.

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