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Catanzaro, c’è una porta da blindare. Scognamillo: "Ad ogni minimo errore veniamo puniti"

La difesa giallorossa vive un momento difficile, continua a prendere gol da nove partite consecutive

Fra un gol fatto e uno evitato sceglierebbe senza ombra di dubbio la via canonica di un difensore: «Meglio non prenderli, ci rende nervosi». Fuori dal campo Stefano Scognamillo ha sempre un sorriso grosso così, tanto più adesso che il Catanzaro è in crescita. Basterebbe solo che riuscisse a blindare la porta come gli riusciva più spesso all’andata – e da nove partite non riesce più – per ridiventare ancora più nocivo per qualsiasi avversario. Va giusto allungata la coperta anche dall’altro lato, visto che in attacco funziona praticamente tutto.
«Credo ci stia andando anche un po’ tutto male perché non subiamo tanto, ma ad ogni minima occasione prendiamo gol. È un periodo un po’ strano e stiamo comunque cercando di limitare i piccoli errori che commettiamo», ha detto il ventinovenne napoletano, fra i senatori dello spogliatoio. Dopo Verna, “Scogna” è il calciatore con più militanza e presenze in giallorosso: 118 partite da gennaio 2021 ad oggi.
Ed è anche uno dei collanti di un organico coeso fin dallo scorso campionato: «Il progetto della società va avanti da quattro anni, la squadra è stata formata pian piano e ora siamo arrivati per certi versi alla perfezione, questo anche grazie a un grandissimo gruppo. E poi per me Catanzaro è casa, ho tanti amici, io e la mia famiglia ci stiamo benissimo», ha sottolineato il difensore. Dopo aver giocato contro il Sudtirol da terzino sinistro, sabato a Cittadella “Scogna” tornerà al centro della linea arretrata, complice pure l’assenza per squalifica di Brighenti: «A me non importa dove vengo schierato, sul ruolo sono sempre a disposizione, dove vuole il mister io sto».
Nel Catanzaro e con Vivarini, Stefano ha raggiunto una maturità e un’efficacia che prima non aveva: «Vivarini mi ha aiutato tantissimo, sono meno aggressivo e più tranquillo col pallone». In effetti a gennaio è stato il calciatore di B con più tocchi di palla (305) ed è dall’inizio nei primi tre per passaggi, cosa sorprendente solo per i pochi che ancora non sanno come gioca il Catanzaro, squadra in cui i centrali difensivi curano sempre la prima impostazione e sono registi a tutti gli effetti. Dopo la vittoria da montagne russe contro il Lecco e la sconfitta di Piacenza con la Feralpisalò, i giallorossi hanno ritrovato continuità nei risultati e nelle prestazioni: «Il girone di ritorno è diverso da quello di andata, lo sapevamo benissimo, le sfide sono più dure, gli avversari ci conoscono. Adesso stiamo pure iniziando a esprimere di nuovo il nostro gioco e siamo soddisfatti di quanto ottenuto finora», ha sottolineato Stefano. Va da sé, allora, che il sesto posto in classifica fa venire ancora più appetito: «È una posizione che vogliamo sicuramente difendere. La salvezza è l’obiettivo iniziale, ma noi siamo lì dal principio e cercheremo di fare il massimo fino alla fine».
La trasferta a Cittadella sarà un buon test per misurare le ambizioni playoff delle Aquile: «Gara molto tosta contro un avversario in un brutto momento e del quale conosciamo le qualità. È da approcciare nel migliore dei modi, loro sono anche molto fisici, ma noi non siamo da meno».

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