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Catanzaro, contro il Bari una vittoria varrebbe oro in chiave playoff

Stasera al “Ceravolo” una classica del Sud. Brighenti e Krajnc sostituti di Scognamillo e Veroli. Ambrosino confermato accanto a Iemmello

Come la trasferta di Cittadella o forse anche di più. Il Bari è sempre il Bari, una big capace di tutto anche se il posto al sole che il Catanzaro ha in mano da inizio stagione i pugliesi lo hanno sempre visto da lontano.
Per il valore assoluto dell’avversario, e per la posizione (da inseguitore) che occupa in classifica, un’altra vittoria stasera al “Ceravolo” significherebbe recintare in modo quasi definitivo il parcheggio nell’area spareggi. Si può fare, perché il Bari sarà sempre il Bari, ma i giallorossi stanno bene e con il successo in Veneto hanno riportato sulla stessa linea risultati, gioco e autostima.
I problemi non mancano, è chiaro: da Cittadella il gruppo è rientrato pure con due squalifiche in difesa (Scognamillo e Veroli) e una in attacco (Biasci), forfait pesanti a prescindere, figurarsi quando si gioca dopo tre giorni la seconda di tre gare in otto giorni. «Di solito la seconda partita si recupera meglio, poi nel nostro caso si deve cercare di cambiare il meno possibile perché, per la prima volta, abbiamo tre squalificati tutti insieme e di sicuro questo ci crea qualche problema. Da un mese a questa parte, comunque, stiamo dando importanza a tutti e ora è il momento che mostri di essere all’altezza chi scende in campo», ha spiegato Vivarini.
Rebus. I dubbi più grossi sono presenti proprio nel pacchetto arretrato: Brighenti (al rientro) e Krajnc sono i sostituti naturali degli assenti, dunque favoriti, però esistono altre varianti come Miranda in mezzo e Brighenti a sinistra o, ancora, due terzini di spinta come Oliveri a destra e Situm a sinistra (con Brighenti al centro). La prima soluzione è la più quotata, ma i nodi vengono sciolti stamattina nella rifinitura di Giovino, calibrando al millimetro pro e contro di qualsiasi scelta. «Se mi ha fatto arrabbiare l’ammonizione di Biasci (mentre si riscaldava a bordo campo nella ripresa, ndr)? È stato purtroppo un po’ leggero, Veroli invece stavo per sostituirlo, ma la palla non usciva e l’azione è stata fermata per il suo giallo».
Altre scelte. La mediana dovrebbe essere la stessa di sabato scorso (però occhio al ballottaggio fra Verna e Pompetti), che sia uguale anche l’attacco è scontato: Iemmello e Ambrosino che stanno affinando la sintonia e l’under del Napoli è una delle belle notizie del periodo: «Sono molto soddisfatto dei ragazzi impegnati a Cittadella, il nostro cammino passa dalla loro crescita e dobbiamo migliorare la loro consapevolezza di essere all’altezza di questo campionato. Io sto assistendo ai loro miglioramenti, Miranda è andato bene, Veroli sembra un veterano, Ambrosino e D’Andrea ormai sono certezze e anche Oliveri vedrete numeri che ha. Se continuano a crescere così, non ci poniamo limiti», ha sottolineato l’allenatore abruzzese.
L’avversario. La “cura” Iachini ha funzionato in casa, con due vittorie consecutive contro Lecco e Feralpisalò, ma non ha avuto effetti a Bolzano. Al di là della sconfitta di misura, contro il Sudtirol il Bari ha mostrato di nuovo tutti i limiti che hanno indotto la società a cambiare due volte in panchina, da Mignani (al timone nel 2-2 dell’andata) a Marino e da Marino a Iachini. «Hanno giocatori di alto livello, la squadra è quella di prima e il modulo, in linea di massima, pure, di conseguenza andranno affrontati con grande concentrazione, senza concedere spazi che ci farebbero passare guai, hanno elementi che possono risolvere la gara in ogni momento», ha avvisato Vivarini. Pugliesi con il 4-3-1-2, ma senza gli infortunati Maita (ex come Di Cesare, Vivarini e Petriccione), Koutsoupias (autore della doppietta all’andata) e Kallon, fermatosi nella rifinitura.

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