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Il Catanzaro sogna un’impresa... possibile sul campo del Parma LE PROBABILI FORMAZIONI

Domani al “Tardini” una sfida quasi proibitiva in casa della capolista che all’andata inflisse una lezione alle Aquile. Vivarini ci crede: «Loro da A, noi sempre a trazione anteriore». Ballottaggio Biasci-Ambrosino

Come passare la Pasquetta? La risposta che ha dato Vincenzo Vivarini se la augurano tutti, che vadano amare, in Sila, siano già partiti o partano stasera verso l’Emilia Romagna: «Speriamo di divertirci e di fare divertire i nostri tifosi». Che saranno duemila domani a Parma in un settore ospiti che dovrebbe riservare lo stesso colpo d’occhio che aveva Marassi in una calda domenica d’inizio ottobre: «Con loro dimostriamo ogni volta di valere la Serie A, questo mi fa un piacere enorme, solo la Samp ne porta con sé più di noi», ha aggiunto il tecnico abruzzese parlando di «una gara di altissimo livello e molto complicata» nella tana di un avversario che vive giustamente al vertice della classifica dalla prima giornata.
«Il Parma è stato costruito negli anni per primeggiare in B, è pronto anche per giocare nella categoria superiore per le individualità che ha e non solo per loro. Non è una squadra approssimativa, ha un’organizzazione ben precisa, i singoli se li è costruiti e Pecchia dà equilibrio, razionalità, sta dimostrando dall’inizio di essere la più forte, ma noi abbiamo le nostre cose…», ha sottolineato sornione e sorridente il cinquantottenne: «E la sosta ci ha fatto bene».
Out Brighenti per un risentimento pubalgico («Sta recuperando, ma non vogliamo rischiarlo, lo fermiamo per precauzione, non per un problema vero e proprio») e forse anche D’Andrea, di nuovo ai box per il dolore al ginocchio destro dovuto alla botta subita con l’Italia Under 20 in Romania. Oggi test decisivo a Giovino per l’esterno, che rischia seriamente di non essere fra i convocati, al contrario di Ghion, al rientro per la prima volta nel girone di ritorno dopo una lesione muscolare alla coscia sinistra: «Ma è presto per prenderlo in considerazione, soprattutto per una gara in cui tutti devono essere al 100%».
Ringraziamenti… La formazione è obbligata in alcuni ruoli (soprattutto in difesa), ma con ballottaggi in altri: Biasci è insidiato da Ambrosino, Verna duella con Pompetti, Sounas è favorito su Brignola, comunque tenuto in considerazione per un 4-4-2 che davanti a Fulignati proporrà centrali Scognamillo e Antonini, da terzini Situm e Veroli, Petriccione al timone. In attacco le Aquile si aggrapperanno ovviamente sui movimenti a risalire il campo di Iemmello e i tagli di Vandeputte. Insomma, il meglio possibile – acciacchi a parte – per fronteggiare l’avversario che nella gara d’andata ha inflitto al Catanzaro la peggiore sconfitta stagionale. «E per certi versi dovremmo anche ringraziarlo – ha detto Vivarini –, quella partita ci ha fatto crescere tantissimo perché ci ha fatto tornare con i piedi per terra e dato molte indicazioni per essere competitivi anche contro le grandi squadre».


Lo 0-5 come una vera e propria lezione soprattutto sul piano difensivo: «In quell’occasione abbiamo capito che bisogna curare di più le ricomposizioni, le aggressioni, le coperture sulle palle lunghe, l’attenzione ai concetti di non possesso».
Questione di Dna. Affrontare la capolista al “Tardini”, dove finora non ha mai perso, sembrerebbe una missione impossibile se non fosse che di impossibile non c’è niente – tantomeno in B –, che anche il Parma qualche volta ha zoppicato in casa e che il Catanzaro proprio non è il tipo che si lascia prendere da timori reverenziali, quindi proverà a dettare tempi e ritmi come sempre.
«E lo faranno anche loro perché il Parma tende a dominare il gioco, ha una vocazione offensiva come la nostra e non penso proprio che stravolgerà niente, noi faremo lo stesso», ha spiegato ancora Vivarini. La Pasquetta in Emilia porterà di sicuro spettacolo. E chissà che divertimento non significhi pure risultato.

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