CATANZARO-CREMONESE 0-0
CATANZARO (4-4-2) Fulignati 7; Situm 6, Scognamillo 6,5, Antonini 7, Veroli 6; Sounas 7 (32’ st Pompetti sv), Petriccione 6,5 (32’ st Stoppa 5), Pontisso 6 (8’ st Ghion 6), Vandeputte 6,5 (46’ st Brighenti sv); Iemmello 6, Ambrosino 7 (8’ st Biasci 6,5). All. Vivarini 6,5
CREMONESE (3-5-2) Saro 6; Antov 7, Ravanelli s.v. (13’ pt Lochoshvili 6), Bianchetti 6,5; Zanimacchia 6,5 (31’ st Ghiglione sv), Vazquez 5 (31’ st Buonaiuto sv), Castagnetti 6,5, Pickel 6,5, Sernicola 6; Tsadjout 5,5 (40’ st Coda sv), Johnsen 6 (40’ st Falletti sv). All. Stroppa 6
ARBITRO Dionisi di L’Aquila 6
NOTE Spettatori 11.379 (di cui 5.423 abbonati) incasso di circa 173.000 euro. Ammoniti Bianchetti (Cr), Petriccione (Ca), Johnsen (Cr) e Pickel (Cr). Angoli 2-6. Rec. 1’; 5’.
Zero a zero come all’andata e tanti rimpianti. Il pari fra Catanzaro e Cremonese è giusto, però se alla fine Stoppa avesse buttato dentro quel pallone lì – il classico rigore in movimento – l’assalto al quarto posto sarebbe stato completo. Il gol è l’unica cosa che è mancata ai giallorossi, perfetti da ogni altro punto di vista: applicazione difensiva, giocate in verticale che hanno tagliato in due gli avversari, iniziative dei singoli da Fulignati in versione play (ma che parata su Pickel) ad Ambrosino mattatore finché non è uscito per infortunio. La Cremonese avrebbe potuto segnare due volte nel primo tempo (oltre a Pickel con Johnsen) e la stava sfangando nella ripresa col traversone di Castagnetti diventato un tiro respinto dalla traversa, ma ha rischiato grosso in tutte e due le frazioni, fino alla fine. Vivarini voleva che il Catanzaro si dimostrasse forte contro le squadre più forti: la risposta è stata all’altezza delle richieste del tecnico e di una big del torneo in una partita bellissima anche se è finita 0-0.
Foto Salvatore Monteverde
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