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Catanzaro, il prodigioso ruolino esterno si interrompe a Terni (1-0)

La striscia di sette gare utili in trasferta e le residue speranze di agganciare il quarto posto si sono fermate in Umbria

Foto Us Catanzaro 1929

Ternata-Catanzaro 1-0
MARCATORE 33’ st Distefano
TERNANA (3-5-2) Vitali 6,5; Casasola 6,5, Dalle Mura 6,5, Lucchesi 6,5; Favasuli 6, Luperini 6,5, Amatucci 6,5, Faticanti 6,5 (28’ st Viviani 6,5), Carboni 6 (21’ st Dionisi 6); Pereiro 6 (28’ st Raimondo 6), Distefano 7,5 (38’ st Zoia sv). All. Breda 6,5
CATANZARO (4-4-2) Fulignati 7; Situm 6 (47’ st Verna sv), Scognamillo 6,5, Antonini 6,5, Veroli 6; Oliveri 6 (24’ st Miranda 6), Petriccione 6, Pontisso 6 (24’ st Pompetti 5,5), Vandeputte 5,5 (14’ st Stoppa 5,5); Iemmello 5,5 (14’ st Donnarumma 5,5), Biasci 5,5. All. Vivarini 6
ARBITRO: Fourneau di Roma 6
NOTE. Spettatori 6.136 di cui circa 900 ospiti, incasso di circa 61.578 euro. Ammoniti Casasola, Vandeputte, Petriccione, Pontisso. Angoli 3-3. Rec. 0’; 6’.

La striscia di sette gare utili in trasferta e le residue speranze di agganciare il quarto posto si sono fermate a Terni. Il Catanzaro è caduto di misura (1-0) contro una squadra che aveva bisogno come il pane di un successo per continuare a pensare alla salvezza: la naturale differenza di motivazioni si è notata soprattutto nella ripresa, quando i padroni di casa hanno trovato spinta e coraggio incassandone i dividendi col gran destro a giro di Distefano. I giallorossi fino a quel momento erano stati salvati da Fulignati in versione monumento un paio di volte, ma tutto sommato stavano gestendo bene: hanno pagato l’episodio, la stanchezza per la battaglia con il Venezia e anche la tranquillità di essere comunque quinti, dunque sicuri di affrontare il preliminare dei playoff da in casa e col vantaggio di andare oltre con due risultati su tre.
Due occasioni per parte nel primo tempo: una punizione di Vandeputte parata da Vitali (6’) e un lob di Iemmello (ma avrebbe dovuto provare il tiro) sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Catanzaro (23’); un colpo di testa di Carboni parato da Fulignati (8’) e un sinistro di Pereiro sporcato in angolo da Pontisso, dopo che Amatucci gli aveva scippato la palla, per la Ternana (36’).
La squadra di Vivarini ha gestito ritmi e possesso senza troppi problemi, perché gli umbri hanno puntato soprattutto a difendersi con un blocco basso per evitare di lasciare la profondità agli avversari invece che attaccare pancia sotto. Da questo punto di vista è stata indicativa la scelta del tecnico Breda, che ha inizialmente rinunciato a Raimondo – centravanti da nove gol tutti in trasferta, fra cui quello dell’andata – per puntare sulla coppia Pereiro-DiStefano, punte mobilissime che hanno gravitato principalmente fuori dall’area calabrese, e gli inserimenti da centrocampo di Luperini.
Contro il 3-5-2 dei padroni di casa, il 4-4-2 giallorosso (Oliveri al posto dello squalificato Sounas in alto a destra) si è disteso spesso in un altro 3-5-2 grazie alle salite del rientrante Situm, a volte ala destra (con Oliveri più interno) e molte altre mezzala: la sfera si è mossa velocemente almeno fino alla trequarti altrui, senza tuttavia trovare buchi e occasioni potenzialmente letali nei venti metri finali.
Nell’ultima mezz’ora la Ternana ha alzato i giri e la trazione provandoci di più, Vivarini ha cambiato Iemmello e Vandeputte con Donnarumma e Stoppa, che dopo nemmeno 2’ si è fatto rubare palla da Amatucci innescando il cross di Luperini incornato sul secondo palo da Distefano: Fulignati di piede ha negato la gioia alla schiacciata dell’attaccante ternano (16’).
Breda ha pescato la carta Dionisi aumentando chili e qualità in attacco (poi anche Raimondo, che impegnerà Fulignati in transizione), il coach abruzzese ha risposto con Pompetti per Pontisso e Miranda per Oliveri (alto a destra è andato Situm) soffrendo in modo ragionato finché un pallone vagante non è arrivato nella zona di Distefano (troppo solo): nell’angolo opposto Fulignati non poteva arrivarci (33’). Le Aquile hanno provato a cercare il pari nel recupero, ma senza lucidità o grosse occasioni.

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