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Catanzaro alle prese con la spina panchina. A due squadre di A piace Vivarini

Udinese e Venezia sono “pericoli” concreti. Poi sarà la volta dei nuovi dg e ds. il destino dell’allenatore tiene col fiato in sospeso la tifoseria giallorossa

Qualche giorno di attesa per sciogliere le riserve e disegnare il Catanzaro del futuro. Il club sta andando a tutta su Matteo Lovisa come nuovo ds e farà quanto possibile per trattenere Vincenzo Vivarini sulla panchina senza dimenticare il nuovo dg, che non sarà una soluzione interna: arriverà da fuori e potrebbe essere (ma non è il solo) Giuseppe D’Aniello della Ternana. Insomma, bisogna pazientare un po’ e ogni cosa finirà al proprio posto, ammesso che tutto vada bene. Altrimenti i tempi diventeranno inevitabilmente – e contro la volontà della società – più lunghi.
Il nodo principale riguarda l’allenatore, le offerte che potrebbe avere dalla Serie A (ma l’interesse e i contatti sono sicuri) e la possibilità conseguente che chieda di essere lasciato libero per abbracciare l’opportunità della carriera. L’incontro che Vivarini avrà domani con il presidente Noto dirà qualcosa di più, se non tutto. Certamente il cinquantottenne abruzzese è nel casting dell’Udinese e del Venezia. Teoricamente sarebbe pure in quello del Cagliari, ma dalla Sardegna nelle ultime ore sono filtrati gradimenti molto più consistenti nei confronti di tecnici più abituati alla categoria come Nicola (comunque sotto contratto con l’Empoli) e Andreazzoli. Quindi Venezia e Udinese rappresentano, per il Catanzaro, i pericoli maggiori. I lagunari promossi tramite playoff sono quelli più avanti nel corteggiamento, però i friulani che si sono separati da Cannavaro restano in lizza in maniera seria, nonostante le fibrillazioni di un ambiente scontento per una stagione negativa (con salvezza raggiunta all’ultima giornata) e per niente soddisfatto di una possibile nuova scommessa della famiglia Pozzo (che comunque potrebbe virare su un allenatore spagnolo).
A prescindere dalle proposte concrete della A, il presidente Noto non si presenterà a mani vuote nel confronto col coach che dal 30 novembre 2022 è al timone del Catanzaro, nel senso che gli illustrerà come minimo una campagna acquista finalizzata a rafforzare l’organico: evoluzione del progetto per crescere.
Quanto al ds e al dg, sono questioni ugualmente prioritarie anche se non hanno la stessa, fondamentale importanza dell’allenatore che ha costruito due anni di successi e che rimarrebbe il centro di tutto. Il direttore sportivo individuato dal club è il ventottenne Lovisa: è appena stato promosso con la Juve Stabia, ma dovrebbe liberarsi. Il nome di Lovisa è stato accostato a diverse società fra cui la Salernitana (che prenderà Petrachi), però i giallorossi paiono essere davvero quelli più interessati e avanti. Circola una voce che vorrebbe le Aquile interessate a Ciro Polito, inviso all’ambiente per qualche comportamento sopra le righe al termine dello scontro diretto di due anni e mezzo fa con il Bari al “Ceravolo”.
Quanto al direttore generale, è sotto contratto con la Ternana anche Giuseppe D’Aniello, che tuttavia potrebbe essere convinto a cambiare idea dalla retrocessione abbinata alla proposta dal piano superiore. D’Aniello, napoletano, era al “Liberati” come direttore operativo dall’anno scorso e, in precedenza, è stato per sette anni segretario e direttore generale della Triestina: il suo nome è concretamente nella lista del presidente.

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