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Catanzaro, è come il D-day. Oggi il faccia a faccia fra Vivarini e Noto

Il club cerca un ds e ieri ha incontrato la prima scelta Lovisa; in lista anche Polito e Vaira

È un giorno importante quanto una partita dei playoff per la Serie A. Il confronto in programma oggi fra il presidente Floriano Noto e il tecnico Vincenzo Vivarini può finalmente sciogliere il nodo relativo alla panchina del Catanzaro. Non è detto che sarà il confronto decisivo in un senso o nell’altro (permanenza o divorzio), ma servirà almeno a scoprire le carte dopo settimane di attesa, ipotesi, voci e contatti consumati fra l’allenatore abruzzese e le società della massima serie che hanno puntato gli occhi su di lui.
Le domande che troveranno risposta in giornata sono tre: Vivarini ha avuto offerte concrete dal Venezia o dall’Udinese o semplici sondaggi? Di conseguenza chiederà di essere lasciato andare oppure no? Il club, in quel caso, lo farà effettivamente partire mettendo da parte un contratto valido per un altro anno?
Di sicuro, Noto non si presenterà “a mani vuote”, nel senso che davanti a un coach che potrebbe chiedere di cambiare aria proporrà garanzie tecniche sull’organico (a proposito, ieri altri 90’ di Veroli con l’Italia Under 21) e magari anche un anno aggiuntivo (quindi scadenza 2026) con eventuali condizioni economiche maggiorate rispetto al rinnovo firmato dal cinquantottenne abruzzese tredici mesi fa. Insomma, il Catanzaro non ha intenzione di lasciarsi travolgere dagli eventi se, effettivamente, l’allenatore più vincente della sua storia dovesse chiedere la separazione. Negli ultimi giorni volevano Vivarini al Venezia sono state insistenti (in Laguna praticamente onnipresenti), ma pare che da quelle parti abbiano ripiegato su Di Francesco (e in subordine Zaffaroni). Anche l’Udinese e il Cagliari, interessate, starebbero virando su altri profili (Pinzi i friulani, Nicola o Andreazzoli i sardi), ma secondo quanto captato sulle frequenze di Radiomercato ci sarebbe un inserimento del Frosinone visto che il ds Angelozzi è un estimatore di vecchia data di Vivarini. Basterà lo status differente fra le due società a convincere il coach? Ci sarebbe comunque un’avvertenza: per il Catanzaro una cosa è dover far fronte alla concorrenza della Serie A, un’altra dalla stessa categoria. Vedremo, intanto, come inizierà a dipanarsi la questione a partire da oggi.
L’altra questione. Nel frattempo ieri Noto ha continuato a battere pure la strada che porta alla ricerca di un nuovo direttore sportivo e ha incontrato Matteo Lovisa. L’uomo mercato della Juve Stabia è infatti stato avvistato in Calabria, intorno all’ora di pranzo, in un ristorante di Cosenza molto vicino allo svincolo dell’autostrada A2: difficile si sia trattato di una coincidenza dopo i contatti i allacciati nei giorni scorsi. Lovisa, comunque, ha ancora due anni di contratto con la società di Castellammare, quindi dovrebbe liberarsi per accettare un’eventuale offerta delle Aquile (e non potrebbe essere meno che biennale).
Il ventottenne non è l’unico nome in lista. Ciro Polito, da poco esonerato dal Bari (che in settimana potrebbe ufficializzare Magalini) avrebbe avuto almeno un contatto col patron giallorosso qualche giorno fa (e pure Polito è stato notato nello stesso ristorante cosentino), così come l’ex Modena Davide Vaira, che si è certamente sentito al telefono con il proprietario del Catanzaro. Non sembra esserci nulla di deciso nemmeno qui, però Noto ha decisamente accelerato se ha incontrato di persona almeno due candidati e telefonato a un terzo. Dopotutto, comincia a esserci un po’ di fretta, anche per scegliere il nuovo direttore generale per cui è in pole Giuseppe D’Aniello della Ternana. Prima, però, la priorità è un’altra: riguarda il tecnico. Vivarini ancora in panchina sarebbe come vincere una partita importante, la prima della prossima stagione.

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