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Catanzaro, a viso aperto contro l’Empoli. Caserta: "La differenza di categoria c’è, ma dobbiamo giocarcela con chiunque"

Stasera al Castellani esordio ufficiale per l’allenatore giallorosso che cerca risposte a 8 giorni dal campionato

Conta poco passare o meno il turno. Importa soprattutto fare bella figura per una questione d’orgoglio, per alimentare l’entusiasmo di una piazza che ha superato lo soglia dei cinquemila abbonati e che stasera al “Castellani” di Empoli (in diretta sul canale 20) porta trecento tifosi, ma soprattutto dimostrare che il cantiere inevitabilmente aperto sta registrando progressi e si presenterà ai nastri di partenza del campionato - fra otto giorni al “Ceravolo” arriva il Sassuolo - con le garanzie necessarie.
Insomma, i trentaduesimi di Coppa Italia contro una formazione di categoria superiore sono quello che sembrano: un complicatissimo test di gala, tra l’altro su un campo in cui il Catanzaro ha vinto una volta sola settant’anni fa, ma sempre una tappa intermedia verso il bersaglio principale, cioè le gare che mettono in palio punti per la classifica, come tra l’altro dimostrano i pesanti carichi di lavoro fatti in questi giorni pensando al 18 agosto. Se poi i giallorossi dovessero riuscire nell’impresa (in caso di pari al 90’ sono previsti supplementari ed eventualmente anche i rigori) tanto meglio: vorrebbe dire garantirsi una bella spinta e un’altra partita di cartello al turno successivo, il 25 settembre, che sia il Toro in Piemonte o il derby con il Cosenza in casa propria.
«La differenza di categoria c’è, è chiaro, ma contro qualsiasi avversario a me interessa vedere una squadra che ha voglia di giocarsela a viso aperto», ha detto il tecnico Fabio Caserta, tramite l’ufficio stampa del club, al termine della settimana di avvicinamento alla sfida sostenuta a Tirrenia, vicino Pisa.
«Mi aspetto che i ragazzi dimostrino quei progressi fisici, tattici e tecnici necessari per farci trovare pronti all’inizio del torneo», ha aggiunto l’allenatore parlando del percorso di assimilazione dei suoi principi di gioco da parte del gruppo: «All’inizio non è mai semplice, ma ho trovato la grande disponibilità da parte di tutta la squadra nel seguirmi facendo ciò che è stato proposto. L’impegno è stato massimo e per questo non posso che essere soddisfatto. È evidente che ci vuole un po’ di tempo e anche pazienza, ma sono ottimista e tutti insieme, sono certo, supereremo le difficoltà che incontreremo nel corso di questa serie B, come sempre, difficilissima».
Nonostante il 5-2 subito dalla Juve Next Gen, Caserta sta pensando di riproporre il 3-4-2-1 usato per la prima volta in quella sfida: «Schiero la squadra col sistema che, a mio avviso, mette i ragazzi più a loro agio», ha sottolineato senza scoprirsi, anche perché è la rifinitura di stamane a sciogliere gli ultimi nodi. Ballottaggi in ogni reparto: Biasci favorito su Pittarello come riferimento avanzato, Situm o Volpe da esterno destro, Scognamillo o Bonini in difesa. Compagnon e Iemmello trequartisti. Non convocato Curcio, che deve andar via, indisponibili Brignola (infortunato) e Koutsoupias (lieve versamento sul piatto tibiale). Anche D’Aversa, neo allenatore dell’Empoli, dovrebbe schierare il 3-4-2-1 con Ciccio Caputo centravanti con Esposito e Fazzini alle spalle.

 

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