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Catanzaro, una rivoluzione con 18 new entry, 7 uscite e alcuni rinnovi pesanti

L’ultima candelina sulla torta del mercato il Catanzaro l’ha piazzata poco prima di mezzanotte, quando ha preso a titolo definitivo dal Monza il fantasista Marco D’Alessandro. È stata l’entrata numero 18 di una sessione movimentata come non succedeva da tanto tempo. E forse anche più interessante di quanto non ci si aspettasse pensando alle premesse: le cessioni di Vandeputte e Fulignati, seguite da quelle di Sounas e Verna, cioè quattro protagonisti del “mamma cinema” girato da Vivarini (che se n’era andato un mese prima).
Chi pensava a un deciso ridimensionamento potrebbe ricredersi presto. L’ultima parola la darà ovviamente il campo, ma quasi due mesi dopo quei primi addii, bisogna parlare di legittima e intelligente rivoluzione, perché sulla carta non c’è prova che la squadra di ieri sia meglio del gruppo che oggi il ds Polito ha messo a disposizione di Fabio Caserta.

LE CONFERME

Scognamillo, Biasci e Pontisso hanno rinnovato, Iemmello pure anche se manca l’annuncio, Brighenti, Pompetti (prolungamento a un passo) e Situm sono rimasti, Petriccione e Antonini idem nonostante l’interesse della Salernitana, nel primo caso, e il forcing del Lecce, nel secondo.

LE NOVITÀ

L’ala destra Compagnon è stata fra la sorprese della scorsa Serie B e, se metterà da parte gli infortuni, potrà confermarsi. È scuola e proprietà Juve, così come Seck è del Toro. Da loro ci si aspetta fantasia in avanti come da D’Alessandro, l’ultimo consistente investimento della famiglia Noto, che l’ha preso con un biennale dal Monza. E poi, sempre in avanti, i centravanti Pittarello (dal Cittadella, con i premi, costerà 1,2 milioni) e La Mantia (prestito dalla Spal), gli esterni mancini Buso dal Lecco (altro esborso da 7-800mila euro) e Volpe dal Potenza, più il trequartista Pagano dalla Roma. Si aggiungono ai gemelli del gol Iemmello e Biasci, due garanzia. Trovando la quadratura, in attacco ci sarebbe da divertirsi.
In mezzo Koutsoupias (scommessa post infortunio a un crociato) e Coulibaly (dalla Salernitana) daranno la sostanza che mancava alla qualità di Petriccione e Pontisso e al ritmo di Pompetti.
Dopo quattro anni con la difesa a 3, sembra arrivato il momento di quella a 4. Non c’erano terzini puri? Ecco a sinistra Ceresoli (cartellino Atalanta) e Turicchia (targa Juve con rimorchio Italia Under 21) a sinistra, Cassandro in aggiunta a Situm e Piras a destra. Senza dimenticare Morleo spedito in prestito a Messina.
Ai centrali Brighenti, Scognamillo e Antonini (oltre a Krajnc), si è aggiunto Bonini per ridiscutere le gerarchie, mentre Breit garantisce in extremis i suoi 2 metri a protezione di quei pali stravolti con gli arrivi di Pigliacelli e Dini. Se si guarda la classifica oggi non c’è partita rispetto a un anno fa. Ma adesso che ci sono gli ingranaggi, non è detto che il Catanzaro non possa fare bene lo stesso. Le mosse andrebbero in quella direzione, saranno rendimento e risultati a dire se le aspettative verranno rispettate.

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