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Catanzaro, c’è un paradosso da sfruttare: si segna poco ma... si realizza più degli altri

Domani pomeriggio a Salerno con l’obiettivo di aumentare i rifornimenti per gli attaccanti.

Aumentare la quantità e la qualità dei rifornimenti per le punte. Che giochino insieme Pittarello e Biasci (in foto) o parta titolare solo uno dei due, domani in casa della Salernitana il Catanzaro dovrà provare a creare più di quanto non abbia fatto finora. Sembra ovvio, ma diventa anche più importante prendendo in considerazione il dato – abbastanza sorprendente e di sicuro paradossale – emerso dalle prime sei giornate di campionato: i giallorossi sono la squadra con la più alta percentuale di trasformazione di una chiara occasione da gol. Non si tratta dei tiri, sono le situazioni in cui ragionevolmente ci si può aspettare una rete, come negli uno contro uno o quando si conclude da distanza molto ravvicinata e non c’è, o è scarsa, la pressione sul tiratore. Qualche esempio: il sinistro con cui Compagnon ha trafitto Fulignati su assist di Situm contro la Cremonese; i due graffi di Pontisso, bravissimo a liberarsi nelle aree avversarie o, con risultato diverso, Pompetti che solo davanti a Thiam, portiere della Juve Stabia, ha sfiorato il palo mandando a lato.
In base alle statistiche raccolte da Opta, le Aquile hanno trasformato il 63% delle loro chiare occasioni da gol. Non sono molte in assoluto (appena otto), ma in paragone alla media della categoria (44% di trasformazione) è un aspetto sul quale lavorare per garantirne la continuità: ci sono avversarie che pagherebbero per essere precise ed efficaci allo stesso modo del Catanzaro. Tipo la Salernitana, terzo attacco con nove centriche però ha realizzato il 40% delle sue dieci chiare occasioni.
Caserta deve continuare a battere su questa strada per crescere e, di conseguenza, puntellare una panchina che – in assenza di risultati – comincerebbe a traballare pericolosamente. Come riuscirci? Con un gioco che aumenti la produzione offensiva, anche se nelle prossime due sfide non ci sarà Iemmello, cioè il più importante cervello dell’attacco giallorosso.
Senza il capitano si può immaginare un maggiore apporto dalle fasce, che hanno prodotto l’ultimo gol in campionato, quello di Compagnon alla Cremonese al termine di una proficua azione sviluppata a destra: l’ex Juve Next Gen verrà supportato dal recuperato Situm o da Cassandro? È un dubbio che si porta dietro l’allenatore e che dovrebbe sciogliere con la rifinitura di stamane a Giovino.
Ci si attende di più anche da sinistra, corsia che finora ha un padrone nel settore difensivo (Bonini, centrale adattato per questioni tattiche), non più avanti, visto che Caserta ha impiegato prima Ceresoli e Situm (ma da esterni del 3-5-2), poi Buso e D’Alessandro nel 4-4-2 o 4-2-3-1 che potrebbe essere riproposto a Salerno. Naturalmente senza dimenticare che in mezzo bisogna garantire l’equilibrio e il sostegno che farebbero brillare in regia Petriccione. Su questi bilanciamenti sta intervenendo da giorni il tecnico 46enne. L’obiettivo è ricavarne benefici da domani pomeriggio.
Calendario Dopo Salerno e la sfida interna col Modena (domenica 6 alle ore 15), il Catanzaro affronterà il Bari in trasferta nell’anticipo del 18 ottobre (ore 20.30), il Sudtirol in casa domenica 27 (alle 15), il Pisa sotto la Torre mercoledì 30 (alle 20.30), il Frosinone al “Ceravolo” domenica 3 novembre (alle 15), la Reggiana in Emilia domenica 10 (alle 15) e il Mantova in Calabria sabato 23 (di nuovo alle 15).

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