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Vibonese da applausi, Facciolo fa il pompiere

In vetta alla classifica di Serie D: «Dobbiamo vivere domenica dopo domenica ed essere anche bravi a saper soffrire»

Il difficile forse deve ancora arrivare ma la Vibonese si gode il suo momento d’oro che la vede capolista a sorpresa del girone I di Serie D in coabitazione con la Scafatese. Non accadeva dalla primavera del 2018 quando la squadra allora diretta da Nevio Orlandi agganciò il Troina al culmine di una fantastica rincorsa andando poi a vincere il campionato di Serie D nello storico spareggio giocato al Granillo di Reggio Calabria.
Il timoniere di questa nuova, fantastica e per molti versi sorprendente cavalcata è Michele Facciolo, bravo a trasmettere la mentalità vincente a un gruppo che rischiava di essere affossato da un ambiente circostante malato di pregiudizi e scetticismo, guarito dalle imprese rossoblù con calici di calcio-champagne e vittorie. Occhio però a ubriacarsi o a mettere pressioni a una macchina quasi perfetta finanziata da Pippo Caffo e disegnata su misura da Ettore Meli. Leggerezza e spensieratezza sono stati i punti di forza di una squadra che a fari spenti è arrivata da dietro a suon di grandi prestazioni.
«Dobbiamo vivere domenica dopo domenica ed essere bravi a saper soffrire senza subire come abbiamo fatto con il Sant’Agata e con l’Igea Virtus. Questo è l’atteggiamento giusto», sottolinea Michele Facciolo dopo la sesta vittoria in campionato e il nuovo blitz in terra siciliana firmato dalla seconda doppietta consecutiva di Pietro Terranova, nuovo capocannoniere del girone. Quattro squadre in soli due punti raccontano di un equilibrio serrato in vetta e di un campionato decisamente più competitivo rispetto a quello scialbo della passata stagione.
«Io già all’inizio – ricorda il tecnico della Vibonese – pensavo fosse un campionato livellato verso l’alto perché ci sono squadre davvero molto importanti. Non guardo ai risultati ma alla crescita della mia squadra». L’occhio del tecnico si sofferma su ciò che deve essere corretto e migliorato: «Contro il Sant’Agata non abbiamo avuto la lucidità e la tranquillità di giocare. Non deve essere un problema subire gol in uscita sbagliando un passaggio. La Vibonese è una squadra che ha qualità ma deve metterla in campo altrimenti diventa difficile sempre».

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