Ha trentacinque anni ma corre più di un ragazzino e insieme a Pietro Terranova è lo stacanovista per eccellenza di questa Vibonese.
Tommaso Squillace è un motorino inesauribile lungo la fascia sinistra rossoblù. Quantità che fa rima con qualità grazie a un sinistro felpato da giocatore di categoria ben superiore alla Serie D. Il suo piede mancino a Licata è stato ancora una volta decisivo con l’assist di platino trasformato da Berardi nel gol della vittoria. Tre punti d’oro che hanno rilanciato i rossoblù nella lotta per la promozione diretta.
Lui, Tommaso Squillace, è stato il protagonista assoluto di una partita giocata quasi per intero. Per la prima volta in questa stagione ha alzato bandiera bianca negli ultimi otto minuti. Più che per stanchezza per un piccolo problema di natura fisica. «Anche io sono umano», ha detto l’esterno sinistro di Bagnara tranquillizzando i tifosi: «Non è niente».
A Licata ha sfiorato per due volte il gol della domenica ma l’assist per Berardi basta e avanza: «Sono contento – ha sottolineato – per la mia prestazione ma soprattutto per quella della squadra. Ci voleva questa vittoria dopo le due precedenti sconfitte. Ad Acireale, in particolare, abbiamo buttato via tre punti ed era importante dare subito una risposta. Ci siamo riusciti e questa è la cosa più importante».
La reazione al doppio ko era necessaria e Squillace ha dato il suo contributo rivelatosi fondamentale perché «alle sconfitte – ha rimarcato – bisogna sapere reagire e superare le difficoltà è una ulteriore prova di maturità». La mente è ora concentrata sull’impegno di domenica allo stadio “Luigi Razza” contro la matricola Enna. Squillace detta la linea da seguire: «Sarà una partita difficile che dovremo affrontare con la stessa voglia e lo stesso atteggiamento visto a Licata».
Vibonese: è Squillace a dare l’esempio
il rossoblù cursore inesauribile nonostante i 35 anni
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