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Catanzaro, il derby con il Cosenza per riscattarsi dopo la batosta di Cremona

Le Aquile dovranno dimostrare che si è trattato solo di un incidente di percorso

Il derby è l’occasione per una nuova svolta e forse non c’è niente di meglio di una gara del genere per lasciarsi alle spalle la sconfitta di Cremona. Dopotutto la partita con il Cosenza era già entrata nei pensieri e nelle parole di Fabio Caserta qualche minuto dopo il 4-0 incassato allo “Zini”: «Resettiamo e ripartiamo, sappiamo che tipo di incontro ci aspetta domenica prossima», aveva accennato l’allenatore, grande ex della sfida che andrà in scena domenica al “Ceravolo”.
Già, ma ripartire come? Il dubbio che il passivo rimediato in Lombardia possa lasciare delle scorie sul piano mentale è legittimo: la squadra non perdeva dal 21 dicembre e mai aveva incassato quattro gol in campionato, fermandosi al tris del 3-3 di Marassi con la Sampdoria maturato in un finale con l’uomo in meno. Però la crescita dei giallorossi in questi mesi è stata evidente e poggia su aspetti tattici e tecnici, oltre che mentali. Ed è su questi che punta Caserta per riavvolgere il nastro e rafforzare ulteriormente il piazzamento playoff.
L’assetto tattico con cui era salito fino al quarto posto, e che comunque l’ha lasciato per il momento al quinto, è il principale appiglio: mettendo da parte Cremona, con il 3-5-2 il Catanzaro ha trovato solidità, equilibrio e progressivamente anche un gioco piacevole ed efficace, che gli ha consentito di aumentare anche la produzione offensiva e la pericolosità della manovra.
Gli aspetti tecnici hanno i nomi e i volti dei calciatori, sulla carta superiori al Cosenza. Chiaro che questa superiorità bisognerà confermarla sul campo pareggiando anche l’agonismo che prevedibilmente tireranno fuori gli avversari (e che all’andata è stato un tasto dolente per i giallorossi). Però contare su gente come Petriccione, Quagliata, Situm, Pompetti e Pontisso oltre, ovviamente, al rientro dalla squalifica di Iemmello, vuol dire essere sicuri di avere qualità che gli altri non hanno. Un’assicurazione sulla vita – cioè sulla partita – a patto che non si sottovaluti il Cosenza. Da questo punto di vista entrano in gioco anche i fattori mentali. E perciò potrebbero essere stati importanti gli applausi che i 1.500 tifosi giallorossi a Cremona hanno riservato alla squadra: se il sostegno non manca dopo quattro sberle… È scontato che il “Ceravolo” domenica sarà una bolgia.
Il resto toccherà ai calciatori, che all’andata sono stati traditi forse dalla troppa tensione e stavolta non potranno cadere nello stesso errore. Come, del resto, sono riusciti a fare nei derby dell’anno scorso: Iemmello, Petriccione, Scognamillo, Situm o uno come Brighenti, giocatori che in partite così si sono sempre esaltati. Perché non dovrebbero farlo anche domenica? Hanno l’esperienza e la personalità per tirarsi fuori da tutti i possibili guai di un derby.
Senza dimenticare che il Catanzaro nel suo complesso è una squadra che non ha mai mollato dopo essere stata in svantaggio e che ha recuperato 14 punti da queste situazioni, meglio di tutti dopo lo Spezia. La resa dopo il 2-0 di Cremona è stata un caso isolato? Il derby servirà a dimostrare anche questo.

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