
Il capitano in campo in uno stadio pieno. Il “suo” stadio pieno. Se il Catanzaro volesse usare un’immagine per promuovere il senso di appartenenza al club potrebbe tranquillamente usare quelle che scatterà domenica, quando Pietro Iemmello tornerà a guidare la squadra dopo il turno di squalifica. Lo farà in un “Ceravolo” che corre verso il tutto esaurito, anche un po’ a sorpresa considerando la media spettatori di questa stagione, inferiore alla precedente (non troppo, per carità): solo una volta si è andati vicini al sold out, contro il Sassuolo all’esordio in campionato, ma in questa occasione si dovrebbero superare le 12.490 presenze di quella serata d’agosto. Per la sfida con il Cosenza questo e altro, dopotutto è sempre il derby più atteso e sentito dai tifosi, che ieri pomeriggio hanno polverizzato circa tremila biglietti in una mezz’ora. È tifoso, ma sarà protagonista e non spettatore anche Iemmello, cresciuto a pane, Catanzaro e Giorgio Corona e sempre spinto da una carica particolare quando si tratta di affrontare i “cugini” rossoblù.
Lasciando stare qualche polemica evitabile e alcune esultanze che a Cosenza non sono mai andate giù, come quando ha mimato il volo di un’aquila al “San Vito” dopo un gol con il Foggia, uno dei momenti più importanti di Pietro con la maglia del Catanzaro risale al derby in casa dello scorso torneo: in rete su assist di Katseris per il parziale 1-0, davanti al settore ospiti, cioè nel posto più indicato per mostrare ai sostenitori avversari la maglia, preparata ad hoc, con la scritta “Vi ho purgato ancora”. Come Totti in un derby Roma-Lazio.
Stavolta in quel settore non ci sarà gente proveniente da Cosenza, come da decisione del prefetto di Catanzaro ufficializzata ieri sera, ma su richiesta della società saranno ospitati 750 ragazzi della scuola calcio e del settore giovanile del Catanzaro. Più che le esultanze, sono numeri e i gol che parlano per Iemmello, che ha affrontato il Cosenza in undici occasioni e l’ha colpito sette volte: solo la Juve Stabia (nove gol) e il Cittadella (otto) sono state punite più volte dal capitano giallorosso, che un anno fa aveva timbrato il cartellino all’andata e al ritorno, mentre in questa stagione gli è rimasto il rammarico - lo stesso vale per tutti i compagni - per la partita pareggiata al “Marulla”.
Il suo bilancio contro i rossoblù è di sei successi (tre dei quali col Foggia, il quarto con il Frosinone), tre pareggi (uno col Foggia, il secondo col Perugia) e due sconfitte (Foggia e Perugia) in un romanzo che domenica si arricchirà di un nuovo capitolo. Lui, e tutti quelli che hanno deciso di riempire il “Ceravolo”, si augurano vincente: in questo modo il Catanzaro ripartirebbe alla grande dopo il primo ko del 2025. Iemmello contro la Cremonese non c’era e la sua assenza si è rivelata pesante. Le Aquile sperano che si rifaccia con gli interessi.
Fra l’avversario di giornata, la sfida per il titolo di capocannoniere e la necessità di rafforzare la posizione playoff del Catanzaro, gli stimoli e le responsabilità non mancano di certo.
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