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Catanzaro, quanto carisma per il derby con il Cosenza! LE PAROLE DI CASERTA

Domani pomeriggio la sfida più attesa per i tifosi giallorossi, quella contro i rossoblù. Caserta ha gli uomini per farcela. Da Iemmello a Brighenti, Petriccione, Situm e Pigliacelli: esperienza e personalità per trascinare

Iemmello è l’uomo copertina e quello che il derby lo sente di più, da tifoso e non solo da calciatore, ma non è l’unico giallorosso che questa sfida, particolare per tutti, proprio non vede l’ora di giocarla.
Dal punto di vista del carisma, dell’esperienza e anche della voglia di imporsi per far godere una tifoseria intera, il capitano è in buona compagnia: da Brighenti a Situm passando per Scognamillo, Pigliacelli, Petriccione o Pompetti che aveva segnato all’andata, il Catanzaro ha diversa gente che può trascinare.
Brighenti, per esempio, è stato lasciato a riposo a Cremona per evitare che un’ammonizione lo mettesse fuori causa domenica. A 35 anni il difensore è il più anziano del gruppo, ma se già nello scorso campionato era stato bravissimo, in questo torneo ha alzato il livello, quasi come una bottiglia di un buon vino rosso che invecchiando migliora e affina ulteriormente le proprie qualità. Dodici mesi fa, nel derby di ritorno, Brighenti aveva saltato la rifinitura e dormito a casa la sera della vigilia per la febbre, poi in mattinata si era infilato in macchina, raggiunto la squadra in albergo e giocato titolare: prestazione magistrale ed ennesima dimostrazione che più il gioco si fa duro, più Brighenti si mette a giocare.
Lo stesso si potrebbe dire di Situm, il “Super Mario” croato che dà sempre qualcosa in più quando la responsabilità è maggiorata. Più è tosto l’avversario, o significativa la partita, più l’esterno è un’assicurazione sulla vita. Anche lui in quello scontro di marzo al “Marulla” ha lasciato il segno (assist per Iemmello) e anche lui, da ex, può lasciare un’ulteriore testimonianza decisiva in questa che potrebbe la sua ultima annata in giallorosso.
Quanto a Scognamillo, è il tesserato dalla più lunga militanza nelle Aquile (dall’inverno 2021), uno di quelli che più è entrato nel cuore dei tifosi, tanto da essere ormai un catanzarese d’adozione. Dopo il capitano, Stefano è probabilmente il calciatore più rappresentativo e non solo per le oltre 150 presenze in giallorosso. Sta vivendo un’altra ottima stagione nel nuovo ruolo, centrale della difesa a tre, nel quale ha avuto l’intuizione di schierarlo Caserta. Il derby d’andata per lui è stato da dimenticare considerando le difficoltà che ha dovuto affrontare e il rigore provocato che ha poi portato al pareggio: c’è da giurare che proverà a riscattarsi.
E con lui cercheranno di farlo tutti gli altri, perché il modo in cui è arrivato l’1-1 nello scontro di Santo Stefano non è andato giù a nessuno nello spogliatoio, tantomeno ad altri due protagonisti di quella gara: Pigliacelli che stava parando la massima punizione a Ciervo, Petriccione che sembra uno capace di non avvertire mai la pressione, e Pompetti che immaginava un’importanza diversa per il gol segnato col destro – non il suo piede naturale – a dieci minuti dalla fine dei tempi regolamentari. E con loro Bonini e Pontisso, Pittarello o Biasci e i due per cui sarà un debutto (Quagliata da titolare, Ilie in caso nella ripresa).
Il derby domani sarà l’occasione per scrivere una nuova pagina nella storia dei duelli con il Cosenza e ripartire di slancio nella corsa playoff. Caserta ha gli uomini per farcela, a partire da chi sa trascinare il gruppo.

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