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Catanzaro solido ed equilibrato: il derby ha riportato il sorriso

Per il portiere Pigliacelli undici partite senza subire gol: come Moldovan del Sassuolo e meglio di Fulignati un anno fa. La difesa è la quinta meno battuta del campionato

Il successo nel derby contro il Cosenza ha rimesso a posto un po’ di cose prima di questa sosta. Il Catanzaro ha ritrovato i tre punti e il sorriso, è tornato a segnare (tanto) e ha ridato fiato alla sua corsa playoff anche grazie a due aspetti che ha sempre curato: la solidità e l’equilibrio. Non a caso Pigliacelli ha completato l’undicesima partita senza subire gol in campionato, una in più di chi l’ha preceduto: Fulignati nello scorso torneo si era fermato a dieci. Preso al di fuori del contesto in cui si giocava la partita il dato non dice nulla di particolare ed è passato in sordina, vuoi per quanto è successo nell’altra area di rigore, vuoi per la scarsa vena realizzativa dell’avversario che ha il secondo peggior attacco della B ed era anche privo per squalifica della sua punta più pericolosa (Artistico).
Tuttavia la sicurezza con cui Brighenti, Scognamillo, Bonini e Pigliacelli hanno tenuto dritta la barra, e il modo autorevole in cui la squadra non ha concesso praticamente nulla, non era scontato. Dopotutto, i quattro gol incassati la settimana prima a Cremona potevano pesare nella testa dei giocatori e invece non l’hanno fatto. Per questo l’ennesimo “clean sheet” è un segnale – l’ennesimo – della forza mentale dei giallorossi che sono riusciti a ripartire, nonostante la batosta di Cremona, dalle numerose certezze accumulate nel corso del torneo. Una di queste è appunto la tenuta difensiva e, in generale, l’attenzione più marcata, rispetto a un anno fa, che la squadra garantisce alla fase di non possesso. Senza alzare barricate e, in linea di principio, prendendosi comunque qualche rischio: anche con Caserta il Catanzaro prova sempre a giocare e a tenere il timone fra le proprie mani. Davvero Cremona è parsa essere una parentesi, aperta e subito chiusa.
Ora le Aquile hanno il quinto pacchetto arretrato meno battuto del torneo: è stato agganciato il Palermo per reti al passivo (31), peggio solo di Spezia (22), Sassuolo (27), Bari (28) e Pisa (29), mentre per gare terminate con la porta immacolata i giallorossi sono dietro solo allo Spezia (14, con due portieri diversi) e al Sassuolo (13, con Moldovan unico portiere). Escluso lo Spezia, il rendimento difensivo del Catanzaro è in linea con quello delle altre, visto che sette gol li ha presi in due partite (Sampdoria e Cremone in trasferta) un po’ anomale rispetto all’andatura standard di Pigliacelli e compagnia.
Solidità ed equilibrio resteranno il punto di partenza anche per il rush finale del campionato e per i successivi – auspicabili – playoff. Si sogna segnando… e anche non prendendo gol. Ieri mattina allenamento a Giovino, oggi riposo, domani pomeriggio la ripresa per iniziare la discesa verso la trasferta di Modena, in programma sabato (ore 15).
Primavera, basta il pari
Missione compiuta per la Primavera 3 del Catanzaro, che pareggiando 0-0 contro il Latina al “Curto” si è assicurata l’aritmetico primo posto nel girone B e l’accesso ai playoff da posizione privilegiata (e non dal primo turno). È finita senza reti, ma i giallorossi di Massimo Costantino avrebbero meritato ben altro considerando le occasioni nitide fallite da Arditi, Pierluigi, Oliverio e le due traverse (interne) colpite da Muratore. Il Latina non si è mai fatta notare nell’area di casa e si è accontentata del pari.

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