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Il Catanzaro è entrato in modalità Spezia

Domani sera al “Ceravolo” la sfida d’andata contro la formazione ligure che ha chiuso al terzo posto

La sfida al meglio che c’è in circolazione, con alcune armi a proprio favore in tutti i reparti. Per continuare a sognare la Serie A, il Catanzaro è obbligato all’impresa contro lo Spezia. I liguri sono stati la terza forza del campionato e cominciano il loro cammino nei playoff da favoriti, a rigor di logica: potrebbero essere promossi pareggiando tutte le partite e offrono tanto di quel ben di Dio che sulla carta non ci sarebbe storia, almeno in semifinale.
La stagione regolare ha anche detto altro e i giallorossi si presentano alla sfida di domani sera in parità negli scontri diretti e con alcuni punti di forza da provare a sfruttare.
Partiamo dall’inizio, cioè dai portieri che sono stati protagonisti nelle sfide giocate fra dicembre e febbraio, prima a Catanzaro, poi a La Spezia: Pigliacelli e Gori. L’estremo delle Aquile è nel miglior momento psicofisico della sua pur ottima stagione, avendo parato il rigore a Shpendi che ha permesso ai suoi di restare a galla nel turno preliminare. Otto giorni prima aveva letteralmente murato l’attacco del Sassuolo, che proprio non ci stava a perdere in casa (e invece l’ha fatto), e pure nella vittoria di La Spezia, a fine febbraio, aveva piazzato interventi essenziali. Lo stesso era riuscito a Gori nel blitz avversario all’andata, prima di Natale: il numero 1 dei liguri si è da poco ripreso il posto da titolare e ha chiuso il torneo con il 76% di tiri parati (terzo della B), è stato probabilmente il giovane più bravo fra i pali, ma nessuno al “Ceravolo” lo vorrebbe al posto di Pigliacelli, naturalmente votato Mvp contro il Cesena.
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