Dall’unico giocatore sempre presente a chi ha completato più passaggi, dallo scontato re del gol al più preciso nel rapporto tiri fra i pali e reti segnate, passando per il giocatore che ha subito più falli, quello con più intercetti e il più subentrato. Sono i tanti numeri del Catanzaro nella lunghissima stagione iniziata il 10 agosto con il primo turno di Coppa Italia e finita una settimana fa con la semifinale di ritorno dei playoff.
Da Empoli a La Spezia, 42 partite e 3780 minuti (recuperi esclusi) con un volto sempre in campo e mai sostituito, il portiere Mirko Pigliacelli: doveva fare dimenticare Fulignati, missione compiuta fin dall’inizio con ottime prestazioni e tante grandi parate (ha murato il 70% dei tiri ricevuti), una delle più importanti è stata anche l’unico rigore respinto nel torneo, quello a Shpendi del Cesena che ha indirizzato il turno preliminare degli spareggi nello stesso modo – decisivo – del successivo gol di Iemmello.
Il capitano, con quell’incursione di testa, ha firmato il 17esimo centro stagionale ritoccando il suo bottino da bomber indiscusso ed eguagliando quello dell’annata precedente: per lui anche 105 tocchi nelle aree avversarie, 125 partecipazioni ai tiri della squadra (quinto migliore della Serie B, dati Opta) e 88 conclusioni complessive, quasi la metà delle quali fra i pali, che l’hanno reso il terzo tiratore della categoria.
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