
Idee chiare, lungimiranza, programmazione e sostenibilità. Il direttore generale rossoblù Raffaele Vrenna è incessantemente a lavoro per quel che riguarda il fronte del mercato. Presente nel ritiro silano, il giovane ma esperto dirigente crotonese ha fatto il punto della situazione dopo la prima uscita stagionale dei pitagorici contro il Rocca di Neto, vinta per 6-1.
«Gran parte della squadra è già composta – sostiene il dg Vrenna – quindi siamo già avvantaggiati in questa direzione e siamo contenti che si possa lavorare dal primo giorno di ritiro con l'ossatura presente. Siamo in una fase aperta del mercato, tante società si stanno muovendo soprattutto in entrata. Noi stiamo lavorando su delle uscite in modo da poter fare poi delle entrate importanti».
Quest’anno il campionato, tra promosse e chi è retrocesso, appare molto più ostico rispetto a quello passato.
«Sì, tra l'altro il girone C è sempre quello più scoppiettante, si fa meno minutaggio a volte, ci sono investimenti più importanti anche se tutti i gironi presentano le loro difficoltà. Quest'anno tutte le squadre si stanno muovendo in maniera massiccia, però la nostra mentalità non deve cambiare. Dobbiamo avere sempre un occhio alla sostenibilità, quella deve essere la nostra priorità».
Quante pedine mancano ancora per completare l’organico?
«Quattro o cinque – risponde Vrenna –. Siamo in fase di elaborazione sul discorso delle entrate, stiamo valutando delle uscite importanti e altrettanto importanti saranno le entrate. In questo momento abbiamo fatto Andreoni e Guerra, quindi il reparto difensivo lo abbiamo sistemato. Nella parte offensiva, che è quella che l'anno scorso ci ha dato più soddisfazioni, ci sarà da fare un discorso diverso. Se andrà via qualcuno di importante, andrà sostituito con giocatore altrettanto importante. Siamo molto concentrati in questa fase del mercato».
Diverse sono le voci di mercato che riguardano Tumminello.
«Il discorso relativo a Marco è semplicissimo – spiega il dg – lui è un ragazzo che ha già vestito la maglia del Crotone, è molto legato alla società, alla città e alla maglia, ha sposato il progetto tre anni fa quando nessuno credeva in lui a parte noi. Il discorso che abbiamo già fatto in passato è che se ci fossero state delle offerte importanti e giuste per la società sarebbe partito, altrimenti rimane un giocatore del Crotone» .
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