
Il mercato è anche una questione di opportunità e incastri. Di valutazioni e occasioni, magari prodotte da un evento che non si immaginava di dover affrontare. È quanto sta facendo il Catanzaro da una decina di giorni, cioè da quando si è trovato, suo malgrado, a subire la decisione di Scognamillo, andato via per l’offertona (arrivata al suo agente, che l’aveva proposto) del Benevento.
Da allora il ds Polito è lanciato a caccia del suo sostituto in rosa. La sola certezza è che la new entry nel reparto sarà un elemento esperto e carismatico, abituato alle pressioni e pure al campionato di B. Ma se finora si pensava fossero certe anche determinate caratteristiche tecniche (il piede destro naturale), questa certezza sembra perdere peso. Il motivo? Scognamillo era un destro come Antonini, Brighenti e Bashi, mentre fra i mancini Bonini, Verrengia e l’ultimo innesto Di Chiara non è detto che sia solo il primo - plusvalenza annunciata - a dover cambiare aria.
La società starebbe infatti pensando a mandare per un’altra stagione in prestito in Serie C Verrengia, acquistato a gennaio dal Potenza (e lasciato lì a titolo temporaneo per la seconda parte della stagione). Non è detto succederà, anche perché ad Aquilani il ragazzo piace, però è una possibilità visto che dietro, proprio per l’addio di Scognamillo, c’è bisogno di esperienza. Altra aggiunta doverosa: un prestito in C è una possibilità concreta anche per il “destro” Bashi, ma con quel piede ci sono sempre Antonini e Brighenti, mentre di “sinistro” resterebbe solo Di Chiara. Per questo ha senso che Polito stia ancora trattando con Gian Marco Ferrari, svincolato dopo la retrocessione della Salernitana, trentatreenne con una lunga esperienza in Serie A (anche da capitano del Sassuolo).
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