Cosimo per tutti Jeson non è la prima volta che conquista l’attenzione dei media. Lo aveva fatto circa un anno fa quando per i suoi 18 anni si presentò tra i palazzi popolari di viale Isonzo con tutta la sua famiglia con limousine e champagne. E a far da gran cerimoniere c’era l’ex neomelodico ora trapper Niko Pandetta più noto per le sue parentele scomode che per le sue canzoni. Siciliano di nascita il cantante che si è esibito per Jeson nell’agosto scorso è nipote del boss ergastolano Turi Cappello. Tra testi dedicati ai detenuti al 41bis e tatuaggi con pistole, Pandetta si è conquistato una certa fama tanto da avere milioni di visualizzazioni su youtube e un tour da star nazionale. I video di quei festeggiamenti avevano fatto il giro dei social e hanno scatenato il dibattito tra i cittadini su quanto avvenuto nel quartiere più difficile della città, considerato il quartier generale della criminalità rom. Di «vergogna» avevano parlato Gianfranco Morabito e Rocco Morelli, rispettivamente segretario provinciale dei sindacati di Polizia Siulp ed Fsp per «una festa tenutasi fuori da ogni regola». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro