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«Runner», in Calabria. A Gasperina la partenza sprint d’un film internazionale

Francesco Montanari

Matilde Gioli e Francesco Montanari sono i protagonisti di “Runner”, un action thriller prodotto da Camaleo e diretto da Nicola Barnaba, le cui riprese ancora per qualche giorno si protrarranno tra Soverato e Gasperina (Catanzaro). Il lungometraggio, al quale partecipano molti attori calabresi (Saverio Malara, Paola Rubino, Ilenia Calabrese, Vincenzo Scuruchi, Mariana Lancellotti), è stato finanziato dalla Film Commission Calabria e con il contributo del Ministero della Cultura, per la distribuzione di Plaion Pictures. «Un film di livello internazionale», lo ha definito Anton Giulio Grande, commissario della Film Commission calabrese. Ispirato al modello narrativo di pellicole come "Die Hard" e “Trappola in alto mare”, il film ha come protagonista Lisa (Gioli), una giovane di 25 anni con il sogno del cinema da quando era bambina. Per lei il ruolo del runner (il “tuttofare” della produzione sui set cinematografici) è un traguardo importante: è il suo arrivo nel mondo del cinema, ma anche il punto di partenza per una carriera da sempre desiderata. Finalmente su un set, Lisa intreccia una relazione con Sonja, protagonista e star del cinema. Cosa potrebbe volere di più dalla vita? Cosa potrebbe andare storto? Ma Sonja ha un passato oscuro che torna a cercarla nel momento più impensato. Accusata dell'omicidio di Sonja, Lisa è costretta a scappare per salvarsi la vita e per trovare le prove che la scagionino e permettano di condannare il vero assassino.

Voglia di sperimentare e di intrattenere con un film d’azione, dunque, girato interamente in Calabria dove il regista ha lavorato per la prima volta «e dove mi auguro – ha sottolineato – di tornare». Quanto al lavoro in sé Barnaba ha parlato di «un set difficile perché i film di azione richiedono calma e la nostra attrice protagonista, Matilde Gioli, non si risparmia nelle azioni da girare».

Si potrebbe dire che «dopo di Matilde – ironizza Francesco Montanari coprotagonista – c’è solo Matilde». Montanari, che tutti ricorderanno nel ruolo del Libanese in “Romanzo criminale”, in “Runner” è Bosco, un poliziotto corrotto che insegue Lisa. «Devo dire – ha aggiunto l’attore – che l’istinto che ho quando mi sottopongo una storia rispetto ai canoni sperimentati, è quello di resistenza nei confronti di un genere. La mia resistenza dipende dal fatto che sono italiano. Si crede ad un certo punto che noi italiani possiamo fare solo alcune cose. I francesi altre, gli inglesi altre ancora. Questo penso che sia il problema profondo di un approccio culturale che porta un produttore a non rischiare. Un regista ad avere un gusto e a fare altro e un attore a non fare certe scelte. Lo dico rispetto a questo film che non è il canonico film italiano. Ed è un appello al mio pregiudizio».

“Runner” è un film adrenalinico e claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo che è poi il set dove la troupe sta girando. «La bravura di questi due attori – ha evidenziato il produttore Roberto Cipullo – senza trascurare le maestranze locali (molti gli attori calabresi) che sono stati di altissimo livello e che avrebbero potuto lavorare ovunque, è che Francesco ad esempio è arrivato giorni dopo l’inizio ed è entrato nel personaggio al primo ciak, mentre Matilde non usa quasi per nulla la controfigura». Un film d'azione con un ritmo serrato che terrà lo spettatore incollato alla sedia.

«Paradossalmente – ha spiegato Matilde Gioli – è molto più nelle mie corde un personaggio come questo che quello delle commedie in cui interpreto brave ragazze. Questo è uno dei film in cui sono più me stessa. Lisa fa un lavoro che mi ha sempre affascinato. È un animaletto selvatico. Si vede da come si muove e io mi concilio benissimo con questo suo modo di essere. Sono come lei, mi sento molto come lei».

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