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Torna un mito della tv: Sandokan! Can Yaman nel ruolo che fu di Kabir Bedi e Labuan "ricostruita" a Lamezia

Dopo 48 anni la nuova serie sul personaggio di Emilio Salgari. Evento internazionale con la Calabria protagonista. «Un progetto che farà sognare gli spettatori». Le riprese cominceranno a fine aprile

Sandokan torna in tv. E una parte delle riprese della nuovissima serie televisiva si girerà in Calabria. Ribelle malese in perenne lotta contro i colonizzatori britannici, nato dalla penna di Emilio Salgari, la Tigre di Mompracem approda sul piccolo schermo dopo che, al suo esordio, nel 1976, fece sognare una generazione intera con Kabir Bedi nelle vesti del protagonista – che stavolta sarà interpretato da Can Yaman. La fiction è prodotta da Lux Vide, in collaborazione con Rai Fiction e con il sostegno della Calabria film Commission e della Regione Calabria che sono stati partner cruciali per l’operazione.

«Sandokan è un progetto che farà sognare gli spettatori conducendoli in mondi lontani e incontaminati – ha dichiarato Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide – raccogliendo tutta la famiglia davanti alla tv! La serie ha superato un lungo processo di sviluppo che ci ha permesso di adattare l’iconica saga di Sandokan in un prodotto internazionale con un approccio fortemente contemporaneo».
In attesa del primo ciak, che avverrà a fine aprile, la Calabria si prepara a diventare location d’elezione. Il cantiere è stato aperto già da qualche settimana nell’area scelta per gli studios cinematografici. Si tratta dell’ex Sir (Società italiana resine) di Lamezia Terme che al termine dei lavori diventerà Labuan, la famigerata colonia britannica in Malesia, teatro delle vicende di Sandokan e luogo natio della fanciulla amata dal ribelle, Lady Marianna, la Perla di Labuan.

«Si tratta di un importante progetto per la Calabria – ha affermato Luciano Vigna, direttore generale della Calabria film Commission – che la Fondazione Film Commission ha deciso di sviluppare, sia dal punto di vista industriale sia promozionale, con un partner di primo livello nel settore dell’audiovisivo. Con il backlot della Lux, che ospiterà le scenografie della prestigiosa serie, si inaugura una prima fase di costruzione degli studios cinematografici a Lamezia Terme, che parallelamente, in questi giorni, hanno dato il via alla cantierizzazione dei teatri di posa e degli studi di post produzione. Le riprese della serie interesseranno anche altre località calabresi per consentire una più ampia promozione dell’immagine e del paesaggio della nostra bellissima terra».

Al progetto “Sandokan” partecipa anche Rai Fiction. «La gioia dell’annuncio dell’inizio delle riprese – ha sottolineato il direttore Maria Pia Ammirati – si unisce a quella per il ritorno di un titolo straordinario della storia della Rai in una versione totalmente rinnovata. Un grande evento che illuminerà la prossima stagione del servizio pubblico».

Ancora una volta la Calabria si conferma meta gradita per grandi produzioni televisive, oltre che cinematografiche. E questa notizia assume un aspetto ancor più suggestivo se si pensa all’area individuata per la costruzione degli studi cinematografici. Fino a questa nuova vocazione da location, infatti, l’ex Sir di Lamezia Terme rappresentava una delle tante opportunità perdute della Calabria, il miraggio industriale rimasto utopia. Una storia che affonda le sue radici nel 1971, post “moti” di Reggio Calabria, quando il cosiddetto “Pacchetto Colombo”, dal nome dell’allora presidente del Consiglio italiano, finanziò la costruzione di un pontile per l’attracco delle navi che avrebbero dovuto “servire” il polo chimico della Sir, appunto. Purtroppo, il polo chimico non decollò mai, fino al fallimento nel 1981, e il pontile si sgretolò, pian piano, senza accogliere nessuna nave, finendo rovinosamente tra arenile e mare. Oggi, però, finalmente possiamo raccontare una storia diversa…

 

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