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Catanzaro, Tim Robbins offeso da parallelo attentato Trump-Bob Roberts

«Ho visto che ci sono state persone che hanno tentato un parallelo tra quello che è successo e il film dove Bob Roberts inscena un tentativo di omicidio per tentare di farsi eleggere. Mi sono sentito profondamente offeso perchè sono due cose completamente diverse». Lo ha detto Tim Robbins, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro, rispondendo a una domanda su alcuni parallelismi tra l’attentato a Trump e il suo film «Bob Roberts": Robbins si trova in Calabria per partecipare al Magna Graecia Film Festival, che vede l’attore, regista e musicista americano tra gli ospiti d’onore.

Secondo Robbins «ci sono persone mosse da odio da entrambe le parti, non c'è più la capacità di empatia e di compassione. C'è una situazione pericolosa e lacerata, quello a cui anelo è che si possa tornare a una condizione in cui, pur non essendo d’accordo su questioni politiche, in ogni caso ci sia una forma di comprensione reciproca o di scambio perchè il risultato finale non è bello nè positivo e io per primo non vorrei vivere in un mondo così. E’ estremamente importante capire - ha concluso l’attore - che noi non siamo degli esperti ma dobbiamo continuare a essere degli studenti e capire quello che ancora non sappiamo traendolo dall’esperienza degli altri».

«Negli Usa una volta a 65 anni si andava in pensione - ha detto Robbins - e mi sono chiesto: da cosa posso andare in pensione? E ho deciso di andare in pensione dal fare campagna per candidati politici. Al posto di fare questo farò altro». Ai cronisti che gli hanno fatto una domanda specifica su Kamala Harris, Robbins ha risposto così: «Ho detto che andavo in pensione dalle campagne politiche ed elettorali, penso che si dovrebbe rivolgere la domanda ai detenuti in California e sentire qual è la loro opinione al riguardo. Il mio - ha aggiunto Tim Robbins - è un no comment».

«Con 'Le ali della liberta' 30 anni fa ho cavalcato l’ultimo periodo creativo di Hollywood. Anche adesso vengono realizzati bei film con moltissimi artisti, ma ottenere i finanziamenti è sempre più difficile se non ci sono scene movimentate e supereroi. Io - ha proseguito Robbins - ho molte storie da raccontare ma devo ancora incontrare il miliardario che mi dà i soldi».

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