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A Gizzeria l'ultimo saluto a Stefania, Christian e Nicolò. Il vescovo: "La Calabria non vuole piangere più"

Ore 16.55. Si appena concluso il rito funebre con cui la comunità di Mortilla e idealmente tutta la Calabria e l'Italia hanno dato l'ultimo saluto a Stefania, Christian e Nicolò. A conclusione della messa Noemi Signore, ha letto una lettera salutando la sorella Stefania e i suoi nipotini, ricordando molti momenti di vita vissuti insieme. A nome del governo naziionale ha letto un messaggio di cordoglio il deputato Pino D'Ippolito (M5s). Padre Moses, parroco di contrada Mortilla ha annunciato ufficialmente che l'oratorio sarà intitolato ai piccoli Christian e Nicolò. Un modo per non dimenticarli e per ricordare che non si può morire così, vittime di un'alluvione, ancora nel 2018. Le salme hanno lasciato l'area della messa fra applausi scroscianti e fiumi di lacrime. La commozione e il dolore sono indicibili. Uno strazio infinito per una tragedia italiana che ha spazzato via una giovane mamma e i suoi due bambini. Una tragedia che resterà negli annali della storia di Calabria.

Ore 16.30. Ai funerali delle vittime dell'alluvione in Calabria, il deputato lametino Giuseppe d'Ippolito, del Movimento 5stelle, ha portato il messaggio di cordoglio del governo nella persona del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. «In questa giornata di lutto per la Città di Lamezia Terme e per l'Italia intera, esprimiamo il nostro più sentito cordoglio – ha significato il governo – al signor Angelo Frija e ai congiunti delle vittime dell’alluvione dello scorso 4 ottobre: Stefania Signore e i suoi due piccoli figli, Christian di 7 anni e Nicolò di soli 2 anni, strappati con violenza all'affetto dei propri cari. È inconcepibile che nel 2018 in Italia si possa morire in maniera così assurda. Il governo italiano – ha letto D'Ippolito – assicura il proprio impegno, prioritario, per la sicurezza dei singoli territori. Simili tragedie non possono ripetersi. È nostro preciso dovere intervenire con determinazione, serietà e concretezza». «A tutta la comunità – ha concluso il governo – giunga il nostro abbraccio commosso e la nostra vicinanza personale e istituzionale».

Ore 16. “La morte è venuta come un ladro, all’improvviso, ma certamente Stefania Cristian e Nicolò sono nella pace. Le loro lacrime si sono unite a quella terra che li ha coperti. Le loro voci sono state come tuoni in quella tempesta. Siamo tutti molto addolorati e attoniti. Ma siamo qui e ci stringiamo a voi con affetto perché siamo sicuri che riceveremo dal Signore una Parola capace di portare pace al nostro cuore in questo momento di grande prova”. E’ un brano dell’omelia che il vescovo della diocesi di Lamezia Terme monsignor Luigi Cantafora ha pronunciato ai funerali di Stefania Signore e dei figlioletti Christian e Nicolò Frijia.

Il presule che sta presiedendo la celebrazione eucaristica unitamente a molti sacerdoti diocesani, ha affermato: “Dobbiamo credere che la morte non è l’ultima parola, credere che attraverso le vicende dolorose, gli strappi violenti che subiamo, il Signore ci è accanto, è presente, è vicino alle nostre ferite e ci conduce a condividere la sua stessa vita col Padre, la comunione con Lui. Il Signore condivide con noi il nostro dolore”. Cantafora, riferendosi sempre a Stefania e ai suoi bambini ha asserito: “Ora nessun tormento li toccherà. Per chi resta quaggiù, per Angelo e per i genitori di Stefania, non è facile affrontare il vuoto improvviso, incolmabile. Certo questa terra di Calabria non può piangere più, non vuole piangere più! Diciamo questo perché il Signore ci consegna gli uni agli altri perché possiamo realizzare un mondo migliore”. Alla messa stanno partecipando anche i parlamentari calabresi Domenico Furgiuele, Pino D’Ippolito e Wanda Ferro.

Ore 15,30. Tanti bambini e tanti palloncini bianchi ai piedi dell'altare, tutti insieme per l'ultima festa agli amichetti Christian e Nicolò e alla sua mamma Stefania. L'area antistante la chiesa di Santa Caterina Labourè a Mortilla è una chiesa aperta dove un canto di gioia e di pace sta introducendo il rito funebre per l'ultimo saluto alla giovane mamma e ai suoi bimbi. nello spiazzo tantissima gente che ha accolto con lacrime e applausi l'arrivo dei tre feretri. Angelo Frijia, marito di Stefania e papà dei due bambini ha indossato la maglia del Milan con su impresso il nome Christian, il nome del suo primogenito che era tifoso della squadra rossonera. Il suo volto è una maschera di dolore, impietrito dalla sofferenza indicibile vissuta in questa ultima settimana, precisamente dal 4 ottobre da quando cioè sua moglie e i suoi bambini sono stati inghottiti da un vortice di acqua assassina. Alle esequie stanno partecipando molte autorità, ci sono i gonfaloni di molti centri dell'hinterland e c'è anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.

Ore 15,20. Sono arrivate le salme di Stefania, Christian e Nicolò. Un lungo corteo accompagna la mamma e i suoi due figlioletti in questo ultimo viaggio insieme. Continua ad arrivare anche tantissima gente, tra cui il capo della protezione civile Carlo Tansi. Tra le autorità presenti c'è anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.

Si sta già affollando di gente lo spiazzo adiacente alla chiesa di Santa Caterina Labourè di Mortilla a Gizzeria. I funerali di mamma Stefania e dei suoi due bimbi Christian e Nicolò si terranno all’aperto in previsione della grande affluenza di gente che parteciperà al rito funebre.

Sull’altare allestito nello spazio aperto dei drappi bianchi per ricoprire la mensa eucaristica e l’effige sacra della Madonna. Ai lati tanti palloncini bianchi. Padre Moses che regge la parrocchia sta allestendo con cura l’altare e tutta l’area dove si terrà la messa, l’ultimo saluto cristiano per le tre vittime dell’alluvione.

La comunità di Mortilla è tutta mobilitata per rendere l’ultimo omaggio a Stefania Signore e ai piccoli fratellini Frijia. Sulla porta dei locali che saranno adibiti ad oratorio parrocchiale c’è già la foto di Christian e di Nicolò a cui la struttura ecclesiale sarà dedicata. Per le esequie, le famiglie Signore e Frijia non hanno voluto fiori ma offerte per il completamento dell’oratorio parrocchiale. I volontari sono tantissimi. In tutta la zona il servizio d’ordine è curato nei minimi dettagli.

Sono attesi anche molti sindaci del comprensorio lametino e altre autorità istituzionali. In molti centri dell’hinterland e nella stessa Lamezia oggi è stato proclamato il lutto cittadino. Molti negozi hanno chiuso ed hanno anche esposto il nastro nero del lutto.

 

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