Centosei, un numero che ricorre sulla strada statale jonica: uno è il nome stesso dell’arteria, l’altro è il terribile dato che emerge dal primo rapporto sugli incidenti stradali mortali avvenuti lungo la Jonica nel quinquennio 2013-2017. È l’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” ad aver preparato per la prima volta un simile report che racconta della situazione critica nella quale si trovano migliaia di automobilisti che ogni giorno percorrono carreggiate strette e progettate oltre mezzo secolo fa.
I dati rilevati dall’associazione sono stati presentati questa mattina a Catanzaro, all’Hotel Palace, dal presidente di “Basta vittime” Fabio Pugliese e dalla responsabile dei rapporti con enti e istituzioni Carla Tempestoso. Il rapporto, dedicato a Grazia Cittadino, la più giovane vittima (6 anni) che ha perso la vita sulla Jonica nel quinquennio, racchiude dunque il pesante tributo di vite umane pagato nelle quattro province che affacciano sullo Jonio: Cosenza guida la triste classifica con 33 vittime, segue Reggio Calabria con 29, Catanzaro 24, Crotone 20.
Nel Cosentino e nel reggino, dunque, negli ultimi 5 anni si è avuta una vittima ogni due mesi; a Catanzaro ogni due mesi e mezzo e a Crotone ogni tre. Quattro i tratti da “bollino rosso”, col maggior numero di morti: Trebisacce-Corigliano Rossano; Cirò Marina-Isola Capo Rizzuto; Catanzaro-Guardavalle; Reggio Calabria-Portigliola.
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