Resta in carcere Giuseppe Carnovale, di 48 anni, mentre il nipote – Michele Ripepi – passa agli arresti domiciliari. Come riporta la Gazzetta del Sud in edicola oggi, a disporlo il gip Graziamaria Monaco che ha riqualificato in favoreggiamento personale il reato contestato al 18enne di Piscopio – figlio di Massimo Ripepi ucciso a colpi di pistola domenica scorsa in un circolo ricreativo – inizialmente indiziato di concorso in omicidio aggravato. Inoltre il gip, che non ha convalidato i due fermi, ha ritenuto insussistente il pericolo di fuga nei confronti di Carnovale, applicando però la misura cautelare in relazione al pericolo di reiterazione del reato.
Ieri mattina, intanto nella casa circondariale di località Castelluccio, si era svolta l’udienza di convalida del fermo di Giuseppe Carnovale, e di Michele Ripepi, entrambi difesi dall’avvocato Adele Manno.
Davanti al gip Michele Ripepi si era avvalso della facoltà di non rispondere non avendo avuto la possibilità di prendere visione degli atti a suo carico, nè di parlare con il legale che ha, quindi, svolto una difesa tecnica.
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