La Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini preliminari sul concorso all'Azienda sanitaria provinciale che portò al conferimento di un incarico dirigenziale al medico Vincenzo Damiani. Nel registro degli indagati, per abuso d'ufficio in concorso, sono stati iscritti il direttore generale dell'Asp, Angela Caligiuri, di 63 anni; il direttore sanitario, Michelangelo Miceli, di 64, ed il direttore amministrativo, Elga Rizzo, di 47.
Indagati anche i componenti della Commissione esaminatrice dell'avviso pubblico del 26 novembre 2016 (poi rettificato con avviso pubblico del 15 marzo 2017) per l'affidamento di incarico di direttore del Distretto sanitario unico provinciale. Si tratta di Salvatore Barillaro, di 57 anni; Sergio D'Ippolito, di 66, e Davide Matalone, di 43.
Secondo quanto é emerso dall'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Benedetta Callea, gli indagati avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Vincenzo Damiani, individuandolo quale vincitore della selezione ed assumendolo nell'incarico attraverso un'apposita delibera dell'Asp datata 23 novembre 2017. E questo malgrado si trattasse di soggetto incandidabile perché sottoposto a procedimento penale e fosse medico convenzionato da meno di dieci anni.
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