“Gli ndranghetisti ormai discutono di massoneria come di una cosa di cui possono disporre e trarre benefici, le indagini ci confermano che in alcune logge esistono ancora incappucciati, i cui nomi sono noti solo all'orecchio del gran maestro, che sono pregiudicati e 'ndranghetisti”.
Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri presentando nel Teatro Comunale di Catanzaro il suo ultimo libro, scritto a quattro mani con il giornalista Antonio Nicaso, “Storia segreta della 'ndrangheta”.
“Solo a Vibo Valentia, città a più alta densità massonica in Italia, abbiamo contato 12 logge”. Il procuratore ha poi chiuso ogni possibilità a eventuali candidature in politica: «Sono il felice procuratore di Catanzaro».
Il procuratore è intervenuto anche nel dibattito sulla riforma della prescrizione: «Quando sento termini come prescrizione, amnistia, indulto, sanatorie, mi viene l’orticaria. In un paese civile, nel 2018, non possiamo ancora stare a parlare di queste cose, che sono rattoppi peggiori del buco». «Un paese civile e democratico - ha aggiunto Gratteri - deve mettere nel cassetto questi termini, deve farli sparire dal vocabolario, ma deve creare dei sistemi tali da non pensare nemmeno nel subconscio di poter arrivare a questi espedienti. Perché - ha proseguito il procuratore di Catanzaro - fino a quando si cercano questi espedienti vuol dire che non si sta facendo abbastanza o non si sta facendo quello che si deve fare per contrastare le mafie».
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