Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Catanzaro sull’inchiesta che dovrà stabilire le cause del decesso della donna di San Vito sullo Jonio, Elisabetta Fossella di 90 anni, morta all’ospedale di Soverato. Ieri mattina i carabinieri della locale stazione comandata dal luogotenente Giovanni Falsinisi hanno notificato gli avvisi di garanzia per il titolare della struttura socio sanitaria “Heben Ezer” situata in via Mumuriana, Antonio Viscomi e per la responsabile medico in servizio nella struttura Rosa Maria Apicella. Si ipotizza il reato di omicidio colposo; questo è quanto vergato dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Pasquale Mandolfino. Il provvedimento, con molta probabilità, coinvolgerebbe pure una terza persona, forse un infermiere che era di turno nel momento in cui la donna è stata portata da Chiaravalle Centrale al nosocomio del Basso Jonio. Sabato mattina, invece, è stato notificato l’avviso di accertamento non ripetibile. Si tratta dell’esame autoptico sul corpo dell’anziana donna che è stato eseguito ieri mattina da parte dei medici della medicina legale dell’università “Magna Græcia” di Catanzaro. Atti dovuti emessi dopo la denuncia da parte del primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Soverato, Cosimo Zurzolo, che venerdì scorso non ha potuto eseguire una Tac per constatare le condizioni di salute della donna.