Tornano in libertà l’ex direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, e Luca Giuseppe Pagnotta, responsabile del settore Programmazione e gestione approvvigionamenti dell’Azienda ospedaliera del capoluogo calabrese, agli arresti domiciliari dal 12 novembre scorso perché coinvolti nell’operazione «Quinta bolgia», condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Dda.
Nell’inchiesta la Procura antimafia di Catanzaro contesta agli indagati una serie di illeciti commessi all’interno dell’Asp in favore di alcune imprese in odore di mafia.
Il Tribunale del riesame di Catanzaro, presieduto da Giuseppe Valea, ha accolto il ricorso con cui i legali di Perri e Pagnotta, difesi, rispettivamente, dall’avvocato Antonio Larussae dagli avvocati Carlo Petitto e Saverio Pittelli, avevano chiesto la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare. Richiesta che é stata accolta dai giudici del collegio.
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