Non tramonta il progetto di integrazione tra le due aziende ospedaliere Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, nonostante i macroscopici ritardi su una tabella di marcia che risale ormai ad oltre dieci anni fa. Sulla proposta di legge regionale che dovrebbe concretizzare questa tappa cruciale della sanità calabrese ieri è stata audita la Cgil dalla terza commissione del Consiglio regionale presieduta dal consigliere Michele Mirabello.
Il sindacato, che aveva chiesto di essere sentito dall’organismo consiliare che si occupa di sanità, attraverso il segretario generale dell’area Catanzaro-Crotone-Vibo Raffaele Mammoliti e il segretario della funzione pubblica per lo stesso territorio Franco Grillo, ha confermato di guardare con favore ad una unificazione che «servirà a mettere in asse la sanità attraverso un utilizzo razionale delle risorse, riequilibrando la situazione attuale che vede il policlinico Mater Domini sprovvisto di pronto soccorso e il Pugliese-Ciaccio “scoppiare” proprio sul fronte dell’emergenza-urgenza».
Secondo Mammoliti e Grillo l’Azienda unica aiuterebbe le scuole di specializzazione della facoltà di Medicina che rischiano la perdita dell’accreditamento proprio per la mancanza del pronto soccorso al Policlinico.
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