Erano entrati con gli smartphone e stavano cercando di usarli. Ma nonostante i tentativi di passarla liscia, in tre sono stati beccati, per l’esattezza uno dall’ispettore nominato dal Ministero della Giustizia e due da un magistrato componente della commissione.
Adesso, per i tre aspiranti avvocati colti con le mani nel sacco il destino è segnato: espulsi dalla prima prova, non potranno andare avanti. Per loro nessuna possibilità di ottenere la tanto agognata abilitazione all’esercizio della professione forense.
Le tre espulsioni sono il dato più eclatante della prima giornata d’esami nell’ambito della sessione 2018: in tanti hanno lamentato una presunta eccessiva rigidità. Poco meno di mille i candidati, tutti distribuiti nella sede unica del liceo scientifico “Fermi” a Giovino.
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