È trascorso un mese dalla denuncia apparsa su Gazzetta del Sud, ma le tonnellate di rifiuti continuano a macerare nel piazzale della stazione ferroviaria di Crotone, a pochi passi dal cavalcavia sotto il quale vive un gruppo di migranti.
A segnalare il gravissimo stato di abbandono era stato un privato cittadino che attraverso una mail inviata al nostro giornale aveva lamentato l’esistenza di una una vera e propria discarica a cielo aperto posizionata a breve distanza da alcuni esercizi commerciali, bar, pompe di benzina, uffici pubblici, la Posta e la sede dell’Agenzia delle entrate. «Sono almeno tre mesi – aveva scritto il nostro lettore nella missiva – che c’è quella spazzatura, a tonnellate e tonnellate, che sta lì a macerare con tutto quello che comporta da punto di vista igienico sanitario».
Eppure l’area dove sono presenti quei grandi cumuli di rifiuti è di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Per questo motivo l’Akrea, la società che fa capo al Comune specializzata nella raccolta dei rifiuti solidi urbani in città, finora non è potuta intervenire liberamente per ripulire la zona dalla spazzatura.
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