Si è dimesso il presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia, Antonio Catania. La decisione fa seguito alla condanna a due anni e sei mesi di reclusione inflittagli dal Tribunale, su richiesta della Dda di Catanzaro, per tentata estorsione in concorso, aggravata dalle modalità mafiose.
Catania ha motivato le dimissioni in una lettera inviata al Consiglio direttivo dell’Ente camerale. "I motivi della mia scelta - afferma Catania - sono da imputarsi a mere ragioni di opportunità, alla luce della vicenda giudiziaria che mi ha interessato di recente e rispetto alla quale continuo con estrema convinzione a professare la mia estraneità, ribadendo che le condotta ascrittami nell’accusa non coincide affatto con il mio modo di operare, sia sul piano lavorativo che su quello dei rapporti interpersonali".
"Nel rassegnare, le dimissioni - prosegue l’ex presidente della Camera di Commercio vibonese - faccio presente di continuare comunque a confidare nella giustizia alla quale affiderò peraltro un migliore esame della mia posizione, con l'Appello che presenterò non appena sarò a conoscenza delle motivazioni poste a sostegno della sentenza di primo grado. Contestualmente chiedo che la Giunta camerale voglia prendere atto della decisione da me adottata. Ringrazio la Giunta, il Consiglio, il personale Camerale per la fiducia che mi hanno accordato sin dall’inizio del mio mandato, che ho sempre cercato di onorare con senso del dovere e di appartenenza".
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