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Segregata e picchiata, la “vita nuova” di una donna di Rombiolo

Una storia che aveva scosso la comunità. La storia di una donna, di una violenza inaudita che si era consumata nel silenzio. Solo le indagini dei carabinieri avevano permesso di ricostruire il puzzle, macchiato dal sangue e dal dolore che aveva preso forma attraverso le mani di chi l’avrebbe dovuta proteggere.

Oggi, il nuovo tassello con il provvedimento adottato dal pm Filomena Aliberti che ha disposto che fosse trasferita in una località protetta. Pezzo dopo pezzo per una “Vita nuova”, così infatti i carabinieri avevano chiamato l’operazione che aveva portato all’arresto di tre persone lo scorso 2 ottobre. Una “vita nuova” che oggi ricomincia per Vanessa Currà, 40enne, originaria di Rombiolo.

Tutto aveva avuto inizio il 22 settembre quando la donna era giunta al Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo con lesioni, ecchimosi, contusioni su tutto il corpo.

Un caso su cui avevano deciso subito di vederci chiaro i carabinieri in seguito alla denuncia fatta dal figlio ventenne della vittima preoccupato perché dal giorno prima non aveva più notizie della madre.

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