Il primo viaggio ha inizio intorno alle 7.30 del mattino. Donatella carica i suoi tre figli in auto e li accompagna fino all’ingresso della scuola nel quartiere Siano. Il più grande frequenta la scuola secondaria di primo grado e la campanella per lui suona alle 8 mentre gli altri due varcano la soglia del cancello della scuola primaria alle 8.30. Nel pomeriggio la storia si ripete. Donatella si rimette in macchina intorno alle 13.30 alla volta di Siano, prima attende l’uscita del figlio alle 14 e poi trascorre del tempo nel rione fino alle 16.30 quando è prevista la fine delle lezioni degli altri due.
«Certo, lo scuolabus sarebbe una comodità» commenta Donatella Trapasso che trascorre le sue giornate sull’asse Aranceto-Siano, dove possedeva un’attività commerciale. «Tempo fa il servizio di scuolabus era attivo – racconta – poi è diventato a pagamento e così i genitori hanno smesso di usufruirne. Solo in pochi continuavano a far viaggiare i propri figli e per questa ragione l’amministrazione comunale probabilmente ha ritenuto di doverlo sospendere».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia