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Assassinato a 18 anni dal vicino di casa, a Crotone fiaccolata per ricordare Giuseppe

«Perché la nostra terra non va avanti? Perché non riusciamo a rialzarci? Perché restiamo nell’attesa che gli altri ci porgano la mano e nel frattempo noi ci chiudiamo, invece di reagire. Dobbiamo piuttosto fare un passo in avanti, affinché il sangue e il sacrificio di giovani come Giuseppe possa essere stato utile a tutta la comunità».

Un messaggio deciso e forte quelle lanciato alla città da don Serafino Parisi, parroco del Duomo di Crotone, che ieri sera ha officiato la messa in ricordo di Giuseppe Parretta, il giovane che un anno fa fu assassinato a colpi di pistola in casa propria, sotto gli occhi della madre e dei fratelli più piccoli.

Nella sua lunga omelia don Serafino ha voluto parlare ai crotonesi invitandoli a non rimanere fermi ma a riscoprire quel moto di rabbia che un anno fa aveva portato migliaia di persone in strada a manifestare il proprio dolore per la perdita di Giuseppe, ma soprattutto a manifestare la propria rabbia nei confronti di chi sceglieva la violenza al posto della solidarietà e della comunione.

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