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Pugno di ferro contro i furbetti del cartellino all'Asp di Vibo

Le immagini dell'operazione

Tutte le volte che i carabinieri ci hanno messo lo zampino qualcosa è saltata fuori. Così nel tempo è stato a Vibo, Tropea, Pizzo e Mileto. Un copione che ieri si è ripetuto a Serra San Bruno perché l’epidemia di assenteismo non si riesce a debellare, neanche e soprattutto nelle strutture che la sanità trattano.

Fatto sta che gli uffici sanitari oggetto di indagine negli anni passati hanno praticamente passato il testimone alla sede di Serra del distretto sanitario ieri finito al centro di una pioggia di avvisi di garanzia: venti complessivamente notificati a medici, amministrativi, infermieri e collaboratori. Chi in un modo, chi in un altro tutti avrebbero fatto un uso molto personale del badge.

«Saremo severissimi perché ci sono regolamenti interni ai quali i dipendenti sono tenuti ad attenersi – sottolinea con chiarezza il dg dell'Asp Angela Caligiuri – . Umanamente mi dispiace, ma chi ha sbagliato purtroppo pagherà anche perché dei nostri atti e dei nostri comportamenti dobbiamo dare conto all’opinione pubblica soprattutto in un periodo, come quello attuale, così difficile per la sanità calabrese e vibonese».

Insomma pugno di ferro da parte dell’Asp che però intende avere il quadro chiaro della situazione prima di procedere con provvedimenti a carico degli indagati, i quali per ogni entrata e uscita avrebbero dovuto timbrare.

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