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Scontro tra treni a Gimigliano, fu un errore umano: condannati macchinista e capotreno

Due anni e sei mesi, questa la condanna inflitta nel processo con rito abbreviato per il macchinista Luigi Pironti, 54 anni, di Decollatura, difeso dall’avvocato Ortensio Mendicino, e il capotreno Annarita Trotta, 39 anni, di Cosenza (difesa dall’avvocato Giuseppe Farina).

I due devono rispondere di disastro ferroviario colposo e lesioni personali colpose per l’incidente ferroviario che il 6 marzo 2014 vide coinvolte in uno scontro frontale due motrici delle Ferrovie della Calabria, lungo la linea che collega il capoluogo a Soveria Mannelli, nel territorio di Gimigliano provocando il ferimento di una trentina di persone. Il gup ha accolto totalmente le richieste avanzate dal sostituto procuratore titolare del fascicolo Andrea Mancuso.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, a provocare l’incidente sarebbe stato un errore umano. Lo scontro frontale è avvenuto intorno alle 14 del 6 marzo di quattro anni fa circa due chilometri dopo la stazione di Madonna di Porto, verso Cicala, nella Presila catanzarese.

I passeggeri sono stati sbalzati dai loro posti e in diversi hanno dovuto fare ricorso alle cure degli ospedali della zona.

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