Nel mese di aprile l’Arpacal dirà ufficialmente se e quanto sono inquinate le acque del mar Ionio nei pressi delle piattaforme off-shore installate proprio di fronte la costa crotonese.
Uno studio che dura dal 2015 – condotto dal centro di Monitoraggio di Arpa Calabria – darà dati importanti sulla eventuale presenza di contaminanti chimici nelle specie viventi presenti nel mare così come nei sedimenti e nell’acqua. Il progetto, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, fa riferimento alla direttiva europea “Marine Strategy”.
Le operazioni di monitoraggio hanno riguardato in tutta Italia ben 14 Arpa, e la Calabria è capofila della Sottoregione Mar Ionio-Mediterraneo Centrale nella quale sono ricomprese anche Sicilia e Basilicata.
La porzione di mare crotonese interessata agli studi rientra nell’Area Marina Protetta o si trova immediatamente a ridosso di questa. Lo studio andrà a verificare anche l’impatto dell’azione dell’uomo in questa zona, per quale sono previsti una serie di ristretti vincoli.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia