La potente cosca Arena diede il suo benestare, naturalmente dietro compenso, per la rapina milionaria al caveau della Sicurtransport. Un’ulteriore conferma del ruolo egemone delle cosche crotonesi sulle attività del capoluogo calabrese che arriva dal collaboratore di giustizia Santino Mirarchi che prima di essere arrestato e pentirsi avrebbe rappresentato il trait d’union tra i clan di Isola Capo Rizzuto e la criminalità organizzata rom.
Nella prima udienza del processo per l’assalto all’istituto di viglianza, fruttato oltre 8 milioni di euro, i pm Paolo Sirleo e Debora Rizza hanno depositato uno degli ultimi verbali rilasciati da Mirarchi nel novembre scorso. Dichiarazioni in gran parte ancora coperte da omissis, ma non nella parte sui contatti tra gli organizzatori del colpo e la famiglia Arena.
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