L’obesità è una malattia complicata e va affrontata con la necessaria attenzione sin dagli anni più verdi per evitare una serie di malattie ad essa strettamente collegate a cominciare da diabete e insufficienza cardiaca per finire a ipertensione e danni alle articolazioni, nonché a tutta una serie di complicanze in grado di abbassare notevolmente la qualità della vita.
A spiegarlo, in maniera semplice ed efficace, durante un incontro con alcuni componenti del nascente comitato civico “Pro ospedale”, tra cui Mimmo Pagano e Franco Prenesti, è Giuseppe Crispino, specialista in diabetologia ed endocrinologia. Spaziando sul tema del possibile rilancio del “Centro obesità “Carmine Ionadi”, ricorda di essere ancora, almeno sulla carta, il responsabile della struttura. È in vita, infatti, una delibera risalente al 2012, mediante la quale la commissione straordinaria che gestiva l’Asp (Indolfi-Bonadias-Serra), riorganizzava la struttura sganciandola dall’università di Tor Vergata per trasformarla in “Struttura di endocrinologia, diabetologia e malattie del metabolismo” con al suo interno un settore riservato all’alimentazione e alla dieta mediterranea. La delibera non veniva mai attivata ed il Centro sfioriva.
Per Crispino, nondimeno, il progetto può essere ripreso «a condizione – sostiene – che al Centro venga assegnato il personale necessario per l’attivazione».
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