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Infiltrazioni mafiose a San Basile: il Consiglio di Stato conferma lo scioglimento del Comune

Il borgo di Sorbo San Basile

Dopo il Tar del Lazio anche il Consiglio di Stato conferma lo scioglimento del consiglio comunale di Sorbo San Basile, rigettando l’appello presentato dall’ex sindaco Luigi Riccelli, il quale all’indomani della sentenza del Tar del Lazio aveva deciso di rivolgersi ai giudici amministrativi di secondo grado, attraverso il proprio legale Mario Chieffallo, contro la presidenza della Repubblica, la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Interno e l’Ufficio territoriale del Governo di Catanzaro.

La sentenza di primo grado era stata impugnata dall’ex sindaco e dai suoi assessori, tra l’altro, per violazione dell’articolo 143 del decreto legge 267/2000 (eccesso di potere per carenza di presupposti), affermando che mancherebbero «concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata». I legali della parte ricorrente contestavano, come si legge nella sentenza di appello, «la portata indiziaria evidenziata dal ministero dell’Interno a sostegno di un collegamento dell’attuale giunta con una non meglio specificata criminalità locale». Ma secondo i giudici del Consiglio di Stato «l’appello è infondato e va respinto».

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