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La segretaria si sostituiva al medico e prescriveva farmaci, sette indagati a Lamezia

Truffa all'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e all'Inps. Sette le persone indagate: un medico curante, due medici ospedalieri, un insegnante, la segretaria del medico curante e due dipendenti di un call center.

Le indagini, avviate nel 2017 dal Nucleo mobile della Guardia di finanza del Gruppo di Lamezia Terme, guidato dal tenente colonnello Clemente Crisci, coordinata dal procuratore Salvatore Curcio, era stata originariamente indirizzata al dottore Ugo De Sarro, medico di famiglia con studio a Lamezia, sospettato di assentarsi in maniera ingiustificata dal proprio ambulatorio in violazione degli obblighi derivanti dall'incarico conferitogli in convenzione dall'Asp, in base al quale avrebbe dovuto garantire la sua presenza in studio almeno per 15 ore settimanali.

I finanzieri hanno invece riscontrato che era presente solo un'ora al giorno. Gli approfondimenti investigativi, anche attraverso intercettazioni telefoniche, hanno dimostrato che i pazienti venivano ricevuti nel suo studio, in sua assenza, dalla segretaria, S.G., che prescrive a farmaci, accertamenti, esami clinici e altri atti di competenza del medico, apponendo sugli stessi la firma del medico, con la consapevolezza e l'assenso del medico.

Sono inoltre emerse altre condotte illecite commesse da altre 5 persone, avallate da De Sarro, tra cui 3 dipendenti pubblici, un insegnante e due medici, P.G.S., D.C.A., S.A., e due dipendenti di un call canter, T.F. e F.R., i quali si sono rivolto a De Sarro per ottenere false certificazioni attestanti lo stato di malattia. Questa mattina i finanzieri hanno notificato ai sette indagati l'avviso di garanzia, che ora hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati.

Il medico di famiglia Ugo De Sarro deve rispondere del reati di truffa aggravata, interruzione di pubblico servizio e falsi, alla segretaria è contestato il reato di esercizio abusivo della professione di medici e falso in concorso con De Sarro, e le altre 5 persone devono rispondere di truffa aggravata.

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